La convergenza di diverse scienze complesse ha portato alla nascita, nel secolo scorso, dell'antropologia razziale, della fisiognomica, dell'antropologia criminale, ecc. ecc.
Oggi sono considerate, nella migliore delle ipotesi, pseudoscienze.
Questo non significa che in futuro il bike fitting non possa diventare una scienza ma al momento mancano i presupposti per poter usare questo termine, manca il metodo scientifico, che si connota per il suo carattere rigoroso, razionale, oggettivo e comunicabile, nonché per il suo fine di accrescere il patrimonio conoscitivo della collettività.
Il tutto a meno che non mi sia perso qualcosa, in seguito alla presentazione del quale sono ovviamente pronto a ritrattare le mie affermazioni.
Il fatto che non si tratti di scienza significa forse che chi fa questo mestiere è un disonesto, un ciarlatano, uno psicopatico?
Certo che no, il mondo è pieno di gente che fa un sacco di lavori dignitosissimi anche se con la scienza hanno poco o nulla a che fare.
Resta il fatto che fino a quando non saranno formulate leggi scientifiche che scongiurino l'infausta possibilità di uscire da due laboratori con misure del telaio completamente diverse, la dignità, la serietà e l'attendibilità di chiunque operi in questo campo, si possano valutare - indipendentemente dalla qualità e quantità di elementi che concorrano al risultato - su un unico parametro accettabile:
la soddisfazione del ciclista.
Peace and love!