Light Bikes Forum
Tech Area => Eicma, Eurobike, Interbike Reports => Topic aperto da: -Guru Oiro- - Ottobre 02, 2009, 08:33:30 pm
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INTERVISTA A PEGORETTI
In una calda giornata estiva mi reco in quel di Caldonazzo (TN). Siamo in Valsugana ad un tiro di schioppo dal lago di Caldonazzo, il più grande lago interamente trentino. Il territorio di questa zona si presta peraltro ottimamente alla mountain bike e i sentieri sono infiniti come pure i livelli di difficoltà.
Mentre sto per arrivare nel suo laboratorio, ripenso alla prima volta che a metà anni 90 vidi un telaio Pegoretti... Mi trovavo presso il rif. Maranza, non molto lontano da Trento, e lì vidi una mountain bike parcheggiata che attirò la mia attenzione. Il marchio non mi diceva molto, all’epoca non lo conoscevo, per il resto aveva tubazioni oversize e un particolare carro posteriore sovradimensionato... la classica mtb in alluminio. Ma quando osservai le saldature con sorpresa vidi subito che si trattava di acciaio. Poco dopo il proprietario tutto orgoglioso mi diede parecchie delucidazioni... Ero curioso di conoscere quell'artigiano che in terra trentina realizzava telai tanto raffinati...
Eccomi accontentato.
Entro nel salone, dove regna un classico disordine-ordinato e saluto il guru Dario!
Quando inizia la tua carriera?
Ho iniziato a Verona verso il 1975 da Luigino Milani un telaista poco conosciuto al grande pubblico, ma che lavorava molto per i marchi migliori; lì rimasi fino al 1990 circa, quando Milani chiuse.
Successivamente mi misi in proprio prima a Ilasi (VR), accanto a me c’era il capannone di un altro nome noto del ciclismo italiano: Remo Castagnino (FRO); poi nel 1998 mi trasferì a Caldonazzo (TN).
A questo punto Pegoretti, saputo della mia passione per la mountain bike, inizia a raccontarmi interessanti aneddoti storici dello sbarco in Italia della bici a ruote grasse…
Mi risulta che una delle prime mountain bike venne importata da Princivalle, noto negozio di Verona e cognato di una certa Giovanna Bonazzi… Ne rimase subito impressionato dal potenziale e subito, siamo nel 1985/86 ne realizzò una piccola serie, marchiate “Prince cycles”.
Ricordo bene anche la prima gara di mtb cui partecipai. Nel 1987 si svolse la prima gara di Coppa del Mondo sul suolo italiano ad Arco (TN) nella cosiddetta “Busa”: i concorrenti erano 20-30 circa, c’erano i grossi team americani tra cui spiccava Fisher; vinse la campionessa dell’epoca Sara Ballantyne, ma arrivò 3° o 4°, non ricordo di preciso, una giovane e promettente atleta italiana che rispondeva al nome di Paola Pezzo.
E fu proprio col team di Milani che la Pezzo iniziò la carriera; passò poi a Princi, quindi a Bianchi e infine rimase a lungo con Fisher.
Osservando in questi anni attentamente i tuoi telai, ho sempre avuto l’impressione che il tuo sguardo sia sempre rivolto all’agonismo (tubi oversize, carri posteriori solidissimi…). E’ proprio così?
E’ vero, io ho sempre pensato (e realizzato fin dall’inizio) bici riservate al mondo delle corse. Non mi sono mai interessato ad altri settori p.e. per il turismo. Anche per le mie mtb vale lo stesso discorso.
Paradossalmente però so per certo, che solo una parte delle mie realizzazioni calcano i campi di gara, mentre le altre finiscono per essere usate in altro modo… persino appese in soggiorno.
Nel totale di bici realizzate a quanto ammonta circa la percentuale di mtb?
Praticamente zero.
Oggi realizzò circa un 95% di strada e una percentuale di ciclocross.
Invece per la mtb il grosso ostacolo oggi è la mancanza di tubazioni [in acciaio] dedicate.
Dal tuo punto di vista come sta evolvendo oggi il mercato del ciclismo?
Attualmente vedo un grosso fermento nel mondo della “fissa”. Ad oggi ne realizzo circa un 30 telai all’anno, che per le mie dimensioni aziendali sono tantissime ed il trend è in aumento.
E’ un mercato molto particolare con regole non scritte, ma precise e chiare. Il concetto base di questo mondo è avere una bici da corsa ridotta all’essenziale: rigorosamente in acciaio, togliendo tutto (anche i freni). E’ un movimento nato sull’onda dei messengers (i postini americani) e Lucas Brunelle che sfreccia tra le auto di Manhattan ne è un esempio. Celebre a Milano la “fixed gear”.
E con gli standards?
Alcuni dovrebbero essere cambiati. Per esempio la battuta posteriore dei forcellini sarebbe da portare a 140mm. Ormai con l'11 velocità la ruota posteriore non ha più campanatura... Ma non è per nulla facile cambiare gli standards.
Ci sarà un ritorno dell’acciaio?
Non credo, tuttavia sono certo cha l’acciaio non sparirà mai.
Alla lunga il carbonio prevedo sarà relegato alla fascia media, poiché è troppo facilmente riproducibile a costi bassi.
Diversamente l’acciaio con certi spessori ridotti non può essere riprodotto su larga scala e necessita inevitabilmente di manodopera altamente specializzata e preparata.
C’è la crisi?
Io non la avverto, non vedo nessuna differenza rispetto a prima.
Usi solo acciaio per i tuoi telai?
Oltre all’acciaio ho un 20% di telai realizzati in alluminio scandio.
Che tipi di saldature esegui? Tig, congiunzioni, filetto-brasature…
Prevalentemente solo tig e solo una piccola parte di “congiunzioni”.
Un discorso a parte lo merita la verniciatura dei tuoi telai dove la fantasia e l’originalità la fanno da padroni…
Certo però non vorrei che questo prevalesse sul contenuto e sul piano tecnico con cui sono realizzati i miei telai.
Come vedi il futuro della bici?
Molto radioso! Soprattutto per il nostro mestiere. Sarà inevitabile in futuro trovare un mezzo alternativo e più semplice rispetto all’auto e per tutti gli artigiani che avranno tenuto duro, sarà un manna.
Purtroppo invece in Italia si è perso molto: De Rosa e i telaisti della sua generazione hanno insegnato a molti telaisti, poi però non c’è stato un ricambio generazionale, soprattutto tra gli acciaisti. Da centinaia che eravamo, oggi siamo rimasti solo in 7-8.
dario@pegoretticicli.com
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L'originalissima taverna-bar-luogo di meditazione...
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Arte!
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Woawhh !!!! :77:
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Wo-woawhh !!! :77:
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Wo-wo-woawhh !!!
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I vostri telai disperdono energia?!? Flettono troppo?!?
Pegoretti fa per Voi!!! :63:
Avete dubbi?
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Non ho ancora capito la differenza tra un'opera d'arte e i forcellini di Pegoretti...
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Ed infine il metallo è dipinto dall'artigiano, rendendo unico ed inimitabile ogni pezzo.
Lunga vita a questi maestri delle due ruote!
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recupera dei passacavi per Ludocross :biggrin2:
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Grazie Guru per il reportage, quando si parla di Pegoretti c'è solo da ammirare ed imparare.
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recupera dei passacavi per Ludocross :biggrin2:
ahaha già!!! :mf_boff:
cmq veramente belli questi telai!!!!!!
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Un plauso a Guru che spalanca i nostri occhi e le porte di questi artigiani del ciclo. Quando vedo certe cose, mi sento fottutamente orgoglioso di essere italiano, di lavorare per un'azienda bandiera del Made in Italy, di pedalare su un telaio italiano in acciaio... Viceversa, quando ascolto i tg, vi sento fottutamente or-goglione... Perdonate lo sfogo...
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eccellente lavoro Oiro.
Ed ovviamente eccellenti i lavori di Pegoretti.
C'è bisogno di un pò di pubblicità per far vedere a chi ancora non lo sapesse, come lavorano i veri artigiani del ciclo. Questi tuoi servizi sono una manna dalcielo sia per loro che per la nostra conoscienza.
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:77: :63:
Grande Orio e grande Pegoretti, purtroppo come lui in Italia ne sono rimasti pochi!!!! :cray:
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Grazie a tutti :63: :cheers:
Di Pegoretti mi ha sempre sorpreso l'enorme originalità... Per esempio ricordo anni fa di aver visto un'altra sua mountain bike veramente spettacolare, tanto per capirci poteva stare benissimo sul set cinematografico del film "Wild wild West" di Will Smith :biggrin2:... telaio ovviamente in acciaio, una geometria non sloping, il tubo orizz. era costituito da 2 tubi affiancati, le giunzioni erano dei capolavori, colorazione panna, componentistica top di gamma: un mix superlativo di tecnologico-moderno-vintage. Peccato non aver avuto dietro la Polaroid :dry:
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Da possessore di due bici Pegoretti e da amico di Dario non posso che complimentarmi con l'amico Oiro per il bel post...che merita di essere ravvivato!
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Se non ricordo pegoretti e crisp sono rimasti gli unici italiani nella lista dei migliori telaisti(http://www.framebuilderscollective.org/)
Comunque grande guru per l'articolo,ti invidio per l'esperienza.
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@ sdg71:
grazie carissimo :cheers: Detto da un grande esperto di bici a 360° come te, mi fa moltissimo piacere. :cheers:
Se poi possiedi bici Pegoretti, conoscerei ancora meglio la filosofia di questo artigiano-artista. Originalità e professionalità la fanno da padrona in ogni sua realizzazione.
@ pizzaman:
grazie mille :63: :drunk:
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Un grande! :smile:
-> http://www.youtube.com/watch?v=0MQF1nadGRg (http://www.youtube.com/watch?v=0MQF1nadGRg)
-> http://vimeo.com/5688670 (http://vimeo.com/5688670)
La "raggiatura" del cerchio per me sarebbe stata se un' artistArtigiano del genere avesse investito più energie sperimentando nell' mtb... invece mi sembra di aver letto che fece marcia indietro quando vide una timida risposta del mercato verso la sua Pogo Stick.
Dico questo perchè ovviamente vedo maggiori margini di creatività (specialmente anni fa) in questo settore che non nella strada, pista e fixed... ma voglio "romanticamente spiegarmela" dicendo che forse, più che una scelta commerciale è stata una scelta d' amore verso l' acciaio quando qui stava sparendo.
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bel video
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... invece mi sembra di aver letto che fece marcia indietro quando vide una timida risposta del mercato verso la sua Pogo Stick.
....
La Pogostick apparve sul mercato verso il 96-97, se non erro, ma in quegli anni si era in pieno boom dell'alluminio per cui l'acciaio (a parte qualche eccezione come Scapin o piccoli artigiani) era in recessione.
Inevitabilmente se uno ha pochissime richieste, inidirizzerà altrove le sue produzioni.
Tenete cmq conto poi che Pegoretti nasce e si è sempre occupato quasi esclusivamente di strada (in tutte le varianti: corsa, pista...).
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La Pogo è il miglio telaio in acciaio mai fatto.
PUNTO
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La Pogo è il miglio telaio in acciaio mai fatto.
PUNTO
abbiate fede ragazzi....
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Ma con tutte le discussioni doveva proprio beccare la mia povera intervista ?!? :cray:
Mah...io riprenderei il discorso dicendo che mancano 2 giorni all'inizio del secondo mitico Pego-Raduno...quest'anno direttamente a Caldonazzo. Ne vedremo delle belle, altro che troll, BOT CCT BTP e pure lo spread che dove lo metti sempre bene sta!
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Ma con tutte le discussioni doveva proprio beccare la mia povera intervista ?!? :cray:
Mah...io riprenderei il discorso dicendo che mancano 2 giorni all'inizio del secondo mitico Pego-Raduno...quest'anno direttamente a Caldonazzo. Ne vedremo delle belle, altro che troll, BOT CCT BTP e pure lo spread che dove lo metti sempre bene sta!
Ma è aperto solo ai "Pego-muniti" oppure anche ai "Pego-fans" ??? :cheers:
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A tutti gli uomini di buona volontà! Tu del resto faresti presto ad arrivare....mandami in mp la tua e-mail che ti spiego tutto...
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ooooooook :63:
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Ma con tutte le discussioni doveva proprio beccare la mia povera intervista ?!? :cray:
Mah...io riprenderei il discorso dicendo che mancano 2 giorni all'inizio del secondo mitico Pego-Raduno...quest'anno direttamente a Caldonazzo. Ne vedremo delle belle, altro che troll, BOT CCT BTP e pure lo spread che dove lo metti sempre bene sta!
Buongiorno,
sono di Rovereto ed ovviamente appassionato alle due ruote ed a tutto quello che gli è connesso!
Potresti dire anche a me luogo e tempi del raduno? Non ho una Pegoretti ma mi piacciono molto (ed inoltre NON possiedo bici in carbonio..)
Grazie
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Ma con tutte le discussioni doveva proprio beccare la mia povera intervista ?!? :cray:
Mah...io riprenderei il discorso dicendo che mancano 2 giorni all'inizio del secondo mitico Pego-Raduno...quest'anno direttamente a Caldonazzo. Ne vedremo delle belle, altro che troll, BOT CCT BTP e pure lo spread che dove lo metti sempre bene sta!
Buongiorno,
sono di Rovereto ed ovviamente appassionato alle due ruote ed a tutto quello che gli è connesso!
Potresti dire anche a me luogo e tempi del raduno? Non ho una Pegoretti ma mi piacciono molto (ed inoltre NON possiedo bici in carbonio..)
Grazie
Ciao Manolo
ti copio e incollo il programma di massima (non posso svelare tutti i particolari....) del II Pegoraduno ...il "manoscritto" è dell'organizzatore Alberto. Aggiungi a quanto sotto che venerdì sera ci troviamo a Trento alla pizzeria Pedavena per i primi saluti. In mp ti ho mandato i miei recapiti e quelli di alberto (che è molto più preciso di me)....se vieni ci fa piacere....ma non ti aspettare di tornartene a casa con una Pegoretti.....
Per sommi capi (poi magari ti chiamo in officina e te lo dico a voce):
arrivo del gruppo venerdì pomeriggio/sera, alla spicciolata. Per chi
c'è per ora di cena, si cena insieme. Sabato: ritrovo in mattinata
(direi tipo alle 9.30), si parte, giro del lago fino a Pergine, si
sale verso il Castello, si va verso Levico e da Levico si procede per
Roncegno. Da Roncegno saliamo al Serot. Sosta al Serot per merenda/
light lunch, poi si scende a Caldonazzo, doccia, relax e cena al
Castello di Pergine. Domenica mattina (stavolta di buon'ora), per i
sopravvissuti, si parte da Caldonazzo, si sale sul Menador fino a
Monterovere, giriamo verso Lavarone e scendiamo da Centa, poi facciamo
la Panarotta da Assizzi. Rientro a Caldonazzo, doccia e saluti finali.
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Il programma è molto succoso ed interessante ... :naughty: :cheers:
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Il programma è molto succoso ed interessante ... :naughty: :cheers:
...non so se l'aggettivo succoso sia appropriato ma direi che ci va molto vicino.....mamma mia non vedo l'ora passino queste poche ore che ci attendono.....un anno fa , quando mi arrivò il primo telaio di Dario, non avrei mai pensato di appassionarmi così tanto ed invece nel frattempo
a) abbiamo creato un gruppo su google
b) abbiamo creato la "v.i.mo. squadra corse del buonsenso asd"- al raduno ci verranno consegnate le divise by Giordana disegnate ovviamente da Dario...non le ho ancora viste ma promettono bene.
c) abbiamo donato un telaio in beneficienza per "oncologia per l'Afrinca Onlus"...e che Telaio!
d) siamo stati al "bespoked Bristol" una fiera delle bici fatte a mano
Tutto ruota attorno alla grande passione che Dario mette nelle cose che fa e che inevitabilmente trasmette a chi gli sta vicino....
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Azz .... :77: Siete molto attivi! :63: :cheers:
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Azz .... :77: Siete molto attivi! :63: :cheers:
Come amo ripetere...la vita è troppo corta per pedalare su uno stupido telaio cinese in carbonio!!! :biggrin2:
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Azz .... :77: Siete molto attivi! :63: :cheers:
Come amo ripetere...la vita è troppo corta per pedalare su uno stupido telaio cinese in carbonio!!! :biggrin2:
Alle prossime elezioni ti voto !!! :63: :cheers:
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Oh oh .... Cosa vedono i miei occhi ! :naughty: :biggrin2: :63:
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Proprio ganza :cheers:
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che artista....
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Questa è la mia (anzi una delle mie)....can't get enough of pegoretti bikes!
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Proprio ganza :cheers:
Modello "day is done" versione pista
Tubi columbus spirit for lugs oversize con congiunzioni custom realizzate da Dario in collaborazione con Darrel Mc Culloch (cercate su google llwellyn bikes e stupitevi!!). Sella Brooks personalizzata per Pegoretti, nastro Cinelli imperiale, mozzi white industries......
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E' stato un vero piacere pedalare e discutere (venerdì sera) con Voi :cheers:
Siete un bel gruppo di super-appassionati, molto competenti e multi-nazionali (italiani, americani, inglesi, austriaci...).
Al tipo della Florida seduto accanto a me durante la pizza, che difficilmente poteva portare in Italia la sua Pegoretti, avete dato una bici sostitutiva da mille e una notte :63: Bellissima pure quella! :drunk:
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foto dell'evento??????'
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foto dell'evento??????'
Una selezione l'ho messa qui.... buona visione!
http://www.velocipedesalon.com/forum/f4/ii-pegoraduno-may-25-27-2012-caldonazzo-tn-italy-24959.html
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Inserisco un paio di foto...
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.....NOOOOO!!!!!!! Che poi mi viene voglia...... :punk:
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.....NOOOOO!!!!!!! Che poi mi viene voglia...... :punk:
Dai dai dai..invece che buttare soldi per trasmissioni mtb dalla dubbia utilità... :biggrin2: fatti un telaio serio....take a look at this....
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scusate il link...ma questa merita...è dell'amico Stefano...
http://www.bdc-forum.it/showpost.php?p=3889130&postcount=3674
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Di recente Dario è stato ospite della Università di Stoccarda (e prima ancora di quella di Taipei a Taiwan)....
http://roundwelder.blogspot.it/
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Inserisco un paio di foto...
:sbavon:
Un sogno.....