Non credo che se ne fosse mai parlato nel forum, comunque di seguito troverete il dossier realizzato nel 1994 (avete letto bene!) dal un medico del CONI, il dr. Sandro Donati, sul doping nel ciclismo e pubblicato dal mensile Epoca nel 1996. Io non ne avevo mai sentito parlare ma dopo averlo letto sono rimasto letteralmente a bocca aperta
.
Provo ad incollarlo qui di seguito, è un pò lungo ma se siete degli appassionati di ciclismo come me vi consiglio caldamente di leggervelo tutto, ci sono i nomi e i cognomi, credo che dopo che lo avrete fatto non vedrete più le cose come prima:
Pubblichiamo integralmente il documento preparato dal dottor Sandro
Donati (e consegnato al Coni) sul doping nel ciclismo, assieme ai
commenti delle persone citate. Nel testo abbiamo sostituito con le
lettere dell'alfabeto greco o con i puntini di sospensione i nomi di
quanti, tirati in ballo, è stato impossibile raggiungere per raccogliere
un'eventuale replica o che, raggiunti, si sono rifiutati di commentare
nel merito le affermazioni contenute nel dossier.
L'utilizzazione dell'eritropoietina nel ciclismo professionistico
italiano (appunti di una breve inchiesta tra alcuni esperti e operatori)
1. Premessa
2. Informazioni raccolte
3. Interviste
4. Conclusioni
I commenti dei protagonisti
1. Premessa
Tutti coloro che ho interpellato sull'argomento sono stati concordi
nell' affermare che l'eritropoietina (a volte associata ad altri ormoni)
è utilizzata da un'elevatissima percentuale di ciclisti professionisti.
Come logica conseguenza a un'estesa diffusione, i corridori, i tecnici,
i medici, i dirigenti e i massaggiatori tendono a costituire una vera e
propria barriera di riservatezza, impenetrabile dall'esterno dei loro
ambienti. A ciò si aggiunga il fatto che il mondo del professionismo già
tende, di per sé, ad autogestirsi e a distinguersi dal resto
dell'ambiente ciclistico (per esempio, da quello dilettantistico). Si
può, dunque, ben comprendere come sia difficile raccogliere
testimonianze determinanti e, meno che meno, prove riguardo
all'utilizzazione, alle eventuali modalità di prescrizione e ai sistemi
di approvvigionamento dell'eritropoietina. Ciononostante, esiste una più
concreta possibilità di acquisire informazioni attraverso i canali
contigui al mondo del ciclismo professionistico: i corridori, i tecnici
e i medici che vi hanno militato di recente, i tecnici e i medici dei
dilettanti passati da poco al professionismo.
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2. Informazioni raccolte
Per procedere in questo sondaggio preliminare ho adottato il semplice
metodo di far derivare il materiale di partenza dalle informazioni in
possesso di alcuni esperti da me interpellati. E'implicito che si tratti
di persone particolarmente competenti e affidabili sul piano etico. Con
esse ho vagliato tutte le informazioni che man mano sono riuscito a
ottenere da altri e che, pure, ho distinto in schede.
Scheda n. 1 (F.V., tecnico) Ritiene che l'utilizzo degli steroidi sia in
forte diminuzione tra i professionisti e pressoché prossimo alla
scomparsa. In contrapposizione si è sempre più diffuso il ricorso ad
altri ormoni quali l'eritropoietina e la gonadotropina. In qualche caso
le due forme di doping vengono associate. In qualche altro le si pratica
in modo distinto. Soprattutto l'eritropoietina si è rivelata
estremamente efficace per lo sviluppo della capacità di prestazione
agonistica ed è divenuta la forma di doping più diffusa e praticata
almeno dal 60-70% dei corridori.
A somministrarla ci sono, nella grande maggioranza dei casi, i medici.
Fra questi il professor Francesco Conconi e alcuni dei suoi assistenti e
collaboratori. Il professor Conconi tratta direttamente alcuni campioni
come "Alfa" e fa da riferimento (consiglia, coordina) per altri come
Gianni Bugno, Claudio Chiappucci e Maurizio Fondriest. Il dottor Michele
Ferrari si occupa di Moreno Argentin, di "Beta", di "Gamma" e di
numerosi altri corridori appartenenti a diverse squadre: con i primi due
ha firmato un contratto con il quale si è assicurato una percentuale dei
loro guadagni, agli altri fa pagare a seconda del livello (dosaggio e
durata) del trattamento.
Il dottor "Delta", altro assistente del professor Conconi, ha
somministrato l'eritropoietina a Guido Bontempi della Carrera. Anche il
dottor "Sigma", a sua volta collaboratore di Conconi, risulta implicato
ma soltanto con singoli corridori e non con una squadra. Un altro medico
molto "attivo" è il dottor Santuccione di Pescara, soprattutto con i
dilettanti che continua a seguire allorché passano tra i professionisti.
In un caso il tecnico F.V. ha saputo direttamente da un corridore della
Squadra Nazionale Dilettanti che a "trattarlo" era stato il dottor
Santuccione: successivamente questo corridore è passato al
professionismo. Il tecnico è in grado di precisare ulteriori dettagli di
questo episodio.
In qualche altro caso sono addirittura i direttori sportivi a
interessarsi del trattamento con Epo dei propri corridori come, per
esempio, nel caso di Salutini della squadra Mercatone uno. Un corridore
di questa formazione durante il Giro d'Italia dello scorso anno, dopo un
avvio molto brillante, fu colto da un collasso.
Quando venne soccorso gli riscontrarono una frequenza cardiaca di 25
battiti al minuto (in pieno sforzo!).
Scheda n. 2 (Z.E., tecnico) Conferma del parere precedente a proposito
degli steroidi anabolizzanti: Z.E. li considera in disuso non solo tra i
professionisti ma anche tra i dilettanti. In sostituzione degli steroidi
i corridori tendono a utilizzare altri ormoni proteici quali, per
esempio, l'Acth e l'Hcg. Il professor Conconi è indicato nell'ambiente
del ciclismo professionistico come il punto di riferimento di Claudio
Chiappucci, di Maurizio Fondriest, di Gianni Bugno e di "Alfa".
Il dottor Michele Ferrari è considerato come il più coinvolto, fra gli
assistenti del professor Conconi, nella somministrazione dell'Epo. Di
lui i corridori dicono che ha tratto un enorme profitto economico
dall'attività di medico-dopatore.
Z.E. ritiene del tutto veritiera la distinzione indicata dal dottor
Polini fra gli atleti che venivano "curati" dal dottor Ferrari e gli
atleti (di minor valore) seguiti dallo stesso Polini. Fra questi ultimi,
evidentemente, il dottor Polini contava di trovare uno o due possibili
testimoni in grado di confermare quanto da lui dichiarato in televisione
e di fronte alla Commissione di Indagine del Coni.
Essi sono: Pierobon, passato in questa stagione con la squadra di Fanini
"Amore e Vita", considerando che è proprio da questa squadra che sono
venute molte delle informazioni riferite dal vicepresidente federale
Ferrini si potrebbe ritenere Pierobon come un possibile teste ma sarà
improbabile che accetti di deporre: Minali, corridore che spera di
ottenere qualche risultato in questa stagione e che, presumibilmente,
eviterà di parlare; Gamba, che nell'ambiente viene considerato come un
"raccomandato" e che, pertanto, non si trova nella condizione migliore
per esprimersi su un argomento così delicato; Martinelli, professionista
da tre anni, sempre assistito da Polini, quando Polini ha parlato era
fra i "disoccupati" ma ora, nonostante il suo non eccelso valore, ha
trovato una squadra e si guarderà bene dall'esporsi; Frattini, è un
corridore totalmente privo di risultati agonistici di sia pur minimo
rilievo, psicologicamente incerto, avrà certamente timore a parlare.
Come si può dedurre molto difficilmente Polini riuscirà ad avere
conferme testimoniali da qualcuno dei suoi ex corridori.
Il personaggio Ferrini va opportunamente inquadrato. E' un tipico
dirigente sportivo con radice politica che cura molto e che ha sempre
aiutato la propria base elettorale. Al punto che con il dilettante
Daddi, trovato positivo a un controllo antidoping, si adoperò in ogni
modo per fargli avere uno "sconto" nella sanzione, se non proprio un
annullamento. Occorre ricordare che Daddi era risultato positivo per
anabolizzanti a un controllo antidoping preventivo deciso dalla Fci,
prima dei Campionati Mondiali Dilettanti in Francia. Non venne, dunque,
convocato. Ferrini si adoperò a suo favore sostenendo che solo i
controlli ufficiali in gara potevano dar luogo a squalifiche. Il Cf
della Fci comminò, invece, due anni di squalifica. Ferrini si attivò
allora per farla ridurre. Dopo meno di un anno il Cf riesaminò il caso e
decise di ridurre a un anno la sanzione ma Ferrini che aveva proposto il
riesame votò addirittura contro! Occorre, inoltre, aggiungere che
proprio lui era il dirigente responsabile della Squadra Nazionale
Italiana nelle Olimpiadi di Los Angeles del 1984, allorché i corridori
azzurri vennero sottoposti dal professor Francesco Conconi all'
emotrasfusione. A chi gli chiede come mai abbia taciuto su quei fatti
egli è solito rispondere che erano altri tempi e non si valutava appieno
ciò che si faceva.
Z.E. indica l'altro assistente del professor Conconi, "Delta", come il
medico della "Kappa", coinvolto nella somministrazione dell'Epo (...) in
particolare a Guido Bontempi e a Gian Carlo Perini altro corridore
"esploso" improvvisamente a grandi livelli dopo molti anni di carriera
anonima. A proposito del dottor "Delta" occorre rilevare che,
analogamente a Ferrari e "Sigma", è tra coloro che hanno firmato i
lavori scientifici del professor Conconi.
Per quanto si riferisce al dottor "Sigma", egli lavora a Ferrara (...).
Almeno in un caso (quello del corridore professionista Flavio Vanzella)
ha provveduto al trattamento con l'Epo dopo analisi e test svolti a
Ferrara. Z.E. ritiene il dottor Santuccione di Pescara collegato con il
tecnico della squadra nazionale Valentini e con gli stayer che sono
risultati positivi agli steroidi anabolizzanti. In un'occasione fu
trovato positivo addirittura un guidatore della moto da stayer, Grifoni,
poi morto a 40 anni per tumore. Nel 1991 un atleta abruzzese, D'Ascenzo,
fu trovato positivo per gli steroidi anabolizzanti. Il suo medico era il
dottor Santuccione. Durante il periodo di stop, dopo circa quattro mesi
dalla positività riscontrata, D'Ascenzo ha avuto un tumore alla gola che
lo ha costretto a una lunga degenza in ospedale.
Z.E. sostiene che anche "Tau", trovato a suo tempo positivo per gli
steroidi anabolizzanti, era stato trattato dal dottor Santuccione.
Quanto da lui affermato in occasione della sua audizione presso la
Commissione d'Indagine ("non mi sono mai drogato, sono stato vittima di
una trappola") è, dunque, totalmente falso.
Scheda n. 3 (I.O., medico) Rileva un particolare di significato
fondamentale: allorché si verificarono i ritiri in massa dei corridori
della "Lambda" dal Tour de France vennero trovate nelle loro urine
tracce di un farmaco fluidificante, l'intralipide. Si sa per certo che
in questa squadra si faceva un rilevante uso dell'Epo (tra l'altro la
"Lambda" ha avuto un morto tra i diciotto verificatisi per arresto
cardiaco, riconducibili all'utilizzo dell'Epo secondo il parere
autorevole di diverse fonti scientifiche).
Così come si sa che l'Epo produce un forte incremento della viscosità
del sangue e, dunque, un elevato rischio per la salute e per la vita. I
farmaci fluidificanti servono a bilanciare la maggiore viscosità del
sangue. Il professor Conconi e il suo gruppo vengono considerati
particolarmente esperti proprio nel "bilanciamento" fra l'Epo e i
fluidificanti. I.O. indica due canali di acquisizione dell'Epo che
servono, soprattutto, ai corridori e ai medici che non sono in grado di
avere il farmaco direttamente dalle strutture ospedaliere: la Farmacia
del Vaticano e le farmacie svizzere, specialmente quelle vicine al
confine. I.O. ritiene che la maggior parte dei corridori professionisti
che assumono l'Epo si rivolgano ai medici di Ferrara, soprattutto a
Ferrari oltreché a "Sigma" e "Delta".
Scheda n. 4 (L.U., ex corridore professionista) Ritiene che il dottor
Michele Ferrari sia, di gran lunga, il personaggio maggiormente
coinvolto nella somministrazione dell'Epo ai corridori professionisti.
Ha guadagnato cifre iperboliche con la sua attività di dopatore al punto
che, nell'ambiente, viene definito come il "corridore" che guadagna di
più al mondo dopo Miguel Indurain...
L.U. lo definisce un assatanato di denaro e descrive il sistema
"razionale" con cui ha definito i suoi interventi "professionali".
Esiste un primo livello di interventi (livello elementare...) per il
quale si limita a chiedere al corridore un compenso di 7-10 milioni
all'anno. Esso consiste esclusivamente nella stesura di un programma di
allenamento. Il secondo livello prevede, oltre al programma di
allenamento, la somministrazione di qualche farmaco (Epo, gonadotropina,
o altro). Il costo si aggira sui 12-15 milioni e corrisponde a un
trattamento farmacologico modesto quantitativamente. Occorre, infatti,
tenere presente che il dottor Ferrari fornisce direttamente all'atleta i
farmaci. (...) I livelli successivi non possono essere definiti in
quanto riguardano trattamenti con Epo e con altri ormoni molto costosi.
A seconda della durata del trattamento varia il costo. Solo i corridori
di gran nome possono accedere a questi livelli di trattamento (per
esempio, Argentin e "Ypsilon"). Il piccolo corridore è tagliato fuori.
Questa constatazione induce, spesso, i corridori più modesti a spendere
una grossa parte dei loro guadagni per un "investimento" in doping.
Per tale ragione si è sviluppato un vero e proprio livello "fai da te".
In questo modo l'atleta cerca di procurarsi personalmente l'Epo, per
risparmiare, affrontando così grandi rischi. Infatti, i corridori che
pagano il medico dopatore ricevono un'assistenza che diminuisce i rischi
e inoltre questi provvede ad "aggiustare" i livelli ormonali in modo che
l'atleta non risulti positivo agli esami antidoping.
L.U. ricorda il ricovero in ospedale di Moreno Argentin dopo la vittoria
al Campionato Mondiale su strada. Nell'occasione l'atleta era stato
trattato dal professor Conconi. Lo stesso fu, dal primario professor
Furlanello dell' ospedale di Trento, cacciato dal reparto dove era
ricoverato l'atleta. Ne scrissero anche i giornali.
La squadra Ariostea, diretta da Ferretti e che ha come medico sociale il
dottor Cecchini, è fortemente dedita al doping con l'Epo. Tra gli atleti
di questa squadra trattati ricorda Cassani, Lelli, "Omega", Saligari,
tutti molto forti durante il 1993.