Autore Topic: Energy drinks: effetti collaterali  (Letto 9900 volte)

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Offline cardiobike

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Energy drinks: effetti collaterali
« il: Aprile 20, 2008, 07:38:50 pm »
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E' tempo di gare MTB o granfondo. Alle granfondo cui partecipo vedo spesso utilizzare degli energy drinks (è di moda la marca del toro colorato), qualcuno li usa anche diluiti nelle borracce con le maltodestrine.
La moda ha preso piede al punto che alla fine della granfondo Selle Italia a Cervia l'azienda, consapevole dell'interesse dei ciclisti, lo regalava all'arrivo.
Bene, niente di male a basse dosi (tipo 1 o 2 al max), ma attenzione a mischiarlo con altre fonti di caffeina (caffè pre-gara o nel borraccino, coca cola) o ad altri eccitanti (e qui cito solo il thè e basta perchè di altri eccitanti non ne voglio sentir parlare). Alte dosi posso provocare problematiche cardiache di tipo aritmico e vi allego uno studio in inglese che ne illustra i potenziali effetti collaterali ovviamenti indesiderati e negativi.
Per cui mi raccomando, fate attenzione  :wink_smilie:

Energy drinks contain dangerous amounts of caffeine
Many "energy drinks" contain excessive amounts of caffeine, sometimes several times the amount contained in a cup of coffee. It is important for the public to be more aware of the potential adverse effects of these energy drinks, alone or in combination with other caffeine-containing products, because fatal and serious events have been reported. The American Journal of Medicine (4/2008)

Offline oniriko77

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Re: Energy drinks: effetti collaterali
« Risposta #1 il: Aprile 20, 2008, 08:01:31 pm »
io li provo da anni, ma non ho mai riscontrato effetti positivi.
prima della gara sono di difficile digeribilità, l'unica è di berli 3-2 ore prima della competizione.
Attualmente non li assumo più, la cosa migliore per me è di sciogliere nella borraccia una bustina di maltodestrine, e bon !

Offline dandivale

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Re: Energy drinks: effetti collaterali
« Risposta #2 il: Aprile 20, 2008, 08:08:02 pm »
li trovo molto utili in discoteca.... personalmente digerisco più facilmente l'impepata di cozze!!!!  provati più volte ma nessun beneficio mai riscontrato.. anzi... :thumbdown:

Offline DurinVIII

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Re: Energy drinks: effetti collaterali
« Risposta #3 il: Aprile 20, 2008, 09:44:41 pm »
boh mai usati in bike, per ripigliarsi verso le 4 di mattina un vodkabull aiuta... :Crutches:
non so se fa bene, però ripiglia!
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Re: Energy drinks: effetti collaterali
« Risposta #4 il: Aprile 21, 2008, 02:13:25 am »
Beh, anche perchè prenderne più di una vuol dire non dormire la notte poi!!! :biggrin2:

Offline vittorc-1

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Re: Energy drinks: effetti collaterali
« Risposta #5 il: Aprile 21, 2008, 08:27:11 am »
Ho letto anche io una mail...che spiegava tutti gli ingredienti che compongono la "toro rosso"...ragazzi...mamma mia sembar una droga + che una bevanda!!!!
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Offline cardiobike

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Re: Energy drinks: effetti collaterali
« Risposta #6 il: Aprile 24, 2008, 09:29:41 am »
Fatto questo richiamo d'attenzione per gli energy drinks, in cui l'eccesso di dosaggio di caffeina è nocivo, non va demonizzato invece il caffè.
Ecco a seguire le ultime evidenze sugli effetti della caffeina, tutt'altro che nociva a dosaggi normali.

Elogio della tazzina

Genera dubbi, confusione e quesiti sui suoi effetti sulla salute, ma il caffé resta pur sempre la terza bevanda consumata al mondo, dopo l’acqua e il vino. In Italia se ne consumano 6 kg pro capite all’anno, soprattutto al mattino, in tarda mattinata e nel primo pomeriggio. E l’idea stessa che una bevanda possa influire sulla capacità di rimanere svegli, migliorare la concentrazione e in alcuni casi togliere il sonno fa sorgere domande su quanto interagisca con l’organismo e il sistema nervoso. A fugare dubbi, timori e luoghi comuni pensa la ricerca scientifica che negli ultimi anni, dopo aver studiato gli effetti del tè e del vino e di altri alimenti, si è interessata al caffé, a tutto ciò che contiene e a tutto ciò che il suo consumo può determinare nell’organismo umano e nella popolazione.

Sgombrati i luoghi comuni
Il profilo della bevanda è stato tracciato dagli esperti del Centro Studi dell’Alimentazione, Nutrition Foundation of Italy, e in un bilancio tra pro e contro, i pro sono decisamente prevalenti, documentati da studi pubblicati nel 2006 e 2007. I grandi capitoli toccano la salute cardiovascolare, i disturbi del sonno, la funzionalità cognitiva, la salute del fegato e di recente anche il diabete di tipo 2.
I potenziali rischi per il cuore sono attribuibili principalmente alla caffeina, ma gli effetti possono essere molto diversi in persone con un profilo genetico differente per gli enzimi che metabolizzano la molecola. Ma a parte un’ipotesi di effetto protettivo, lo studio GISSI – Prevenzione, il più ampio studio italiano sulla sopravvivenza all’infarto ha verificato che il caffé non modifica il rischio di eventi cardiovascolari in soggetti a rischio. La caffeina ha anche un’azione stimolante sul sistema nervoso centrale, rilassa la muscolatura liscia, e il suo picco massimo nel sangue si ha dopo 30-40 minuti dall’ingestione. Gli effetti immediati a lungo termine (su sonno) sono soggetti a variabilità molto ampia, in generale migliorano la memoria e l’apprendimento e conferiscono un beneficio nelle donne sul declino cognitivo. E’ stata anche osservata una relazione inversa tra rischio di morbo di Parkinson e consumo di caffé. Le ricerche smentiscono anche che il caffé sia dannoso per il fegato, anzi, si ipotizza un effetto protettivo per la cirrosi epatica legata all’alcolismo. Di recente è stato anche notato un vantaggio rispetto al diabete di tipo 2 nelle persone con alterata tolleranza al glucosio (fattore di rischio) ipotizzando un ritardo nell’assorbimento degli zuccheri a livello intestinali.

Caffeina, antiossidanti & C.
La caffeina di certo è la sostanza più nota, ma di certo non l’unica ad apportare tali e tanti vantaggi, l’attenzione dei ricercatori è, infatti, rivolta a una famiglia di molecole, i polifenoli, di cui da alcuni anni si studia la natura, la funzionalità e gli effetti sulla salute. Sono sostanze antiossidanti vale a dire che inattivano (tecnicamente riducono, cedendo un loro atomo di idrogeno) i radicali liberi molecole altamente reattive, prodotte dei processi di ossidazione (spesso associati a fenomeni infiammatori). Quelli presenti nel caffé sono acidi fenolici, in particolare, acidi clorigenici, il più abbondante dei quali è l’acido 5-caffeoilchinico. In vitro hanno dimostrato un potente effetto antiossidante, tra i più potenti sostengono i ricercatori della Unitè de Nutrition Humaine (INRA) con cui la NFI collabora da tempo per le ricerche in questo ambito. A questa azione si devono la maggior parte degli effetti benefici del caffé, come, per esempio, all’attività antiossidante osservata sul colesterolo LDL, che nella sua forma ossidata è ancora più dannoso per le arterie. In vitro, su campioni estratti da soggetti che avevano assunto caffé, è stato verificato che c’è un aumento della resistenza all’ossidazione delle LDL, dopo 30 e dopo 60 minuti dall’ingestione. L’azione antiossidante degli acidi clorigenici sembra essere anche indiretta: penetrano nelle cellule e stimolano l’espressione di geni che codificano per enzimi ad azione antiossidante. La quantità di acidi clorigenici dipende dalla quantità di caffé usata e dalla modalità di preparazione, in media ce ne sono 250 grammi ogni 100 ml di bevanda, nella tazzina all’italiana (moka o espresso) la quantità varia da 150 a 300 mg, nel caffé all’americana ce n’è di più. Le quantità cambiano anche con la varietà: la robusta ne contiene di più dell’arabica, in ogni caso la tostatura ne abbatte una quantità (come accade anche per il cacao), mentre non ci sono grandi differenze tra il decaffeinato e non. L’assorbimento delle sostanze antiossidanti è stato più volte dimostrato anche con il rilevamento di un picco plasmatico dopo due ore dall’ingestione.
Per ora non si può certo parlare di prevenzione o di effetti protettivi che possono garantire lo stato di salute della popolazione, ma di certo, di fronte a queste evidenze, il caffé va ad assumere una dignità di alimento che fornisce un valore aggiunto alla dieta e che quindi può rientrare in una corretta alimentazione, nel quadro più ampio degli stili di vita salutari.

Offline robiker

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Re: Energy drinks: effetti collaterali
« Risposta #7 il: Aprile 24, 2008, 09:56:40 am »
grazie a te potrò bere i prossimi caffè  senza "rimorso di coscienza"  :) , altro che fa male ecc..


Fatto questo richiamo d'attenzione per gli energy drinks, in cui l'eccesso di dosaggio di caffeina è nocivo, non va demonizzato invece il caffè.
Ecco a seguire le ultime evidenze sugli effetti della caffeina, tutt'altro che nociva a dosaggi normali.

Elogio della tazzina

Genera dubbi, confusione e quesiti sui suoi effetti sulla salute, ma il caffé resta pur sempre la terza bevanda consumata al mondo, dopo l’acqua e il vino. In Italia se ne consumano 6 kg pro capite all’anno, soprattutto al mattino, in tarda mattinata e nel primo pomeriggio. E l’idea stessa che una bevanda possa influire sulla capacità di rimanere svegli, migliorare la concentrazione e in alcuni casi togliere il sonno fa sorgere domande su quanto interagisca con l’organismo e il sistema nervoso. A fugare dubbi, timori e luoghi comuni pensa la ricerca scientifica che negli ultimi anni, dopo aver studiato gli effetti del tè e del vino e di altri alimenti, si è interessata al caffé, a tutto ciò che contiene e a tutto ciò che il suo consumo può determinare nell’organismo umano e nella popolazione.

Sgombrati i luoghi comuni
Il profilo della bevanda è stato tracciato dagli esperti del Centro Studi dell’Alimentazione, Nutrition Foundation of Italy, e in un bilancio tra pro e contro, i pro sono decisamente prevalenti, documentati da studi pubblicati nel 2006 e 2007. I grandi capitoli toccano la salute cardiovascolare, i disturbi del sonno, la funzionalità cognitiva, la salute del fegato e di recente anche il diabete di tipo 2.
I potenziali rischi per il cuore sono attribuibili principalmente alla caffeina, ma gli effetti possono essere molto diversi in persone con un profilo genetico differente per gli enzimi che metabolizzano la molecola. Ma a parte un’ipotesi di effetto protettivo, lo studio GISSI – Prevenzione, il più ampio studio italiano sulla sopravvivenza all’infarto ha verificato che il caffé non modifica il rischio di eventi cardiovascolari in soggetti a rischio. La caffeina ha anche un’azione stimolante sul sistema nervoso centrale, rilassa la muscolatura liscia, e il suo picco massimo nel sangue si ha dopo 30-40 minuti dall’ingestione. Gli effetti immediati a lungo termine (su sonno) sono soggetti a variabilità molto ampia, in generale migliorano la memoria e l’apprendimento e conferiscono un beneficio nelle donne sul declino cognitivo. E’ stata anche osservata una relazione inversa tra rischio di morbo di Parkinson e consumo di caffé. Le ricerche smentiscono anche che il caffé sia dannoso per il fegato, anzi, si ipotizza un effetto protettivo per la cirrosi epatica legata all’alcolismo. Di recente è stato anche notato un vantaggio rispetto al diabete di tipo 2 nelle persone con alterata tolleranza al glucosio (fattore di rischio) ipotizzando un ritardo nell’assorbimento degli zuccheri a livello intestinali.

Caffeina, antiossidanti & C.
La caffeina di certo è la sostanza più nota, ma di certo non l’unica ad apportare tali e tanti vantaggi, l’attenzione dei ricercatori è, infatti, rivolta a una famiglia di molecole, i polifenoli, di cui da alcuni anni si studia la natura, la funzionalità e gli effetti sulla salute. Sono sostanze antiossidanti vale a dire che inattivano (tecnicamente riducono, cedendo un loro atomo di idrogeno) i radicali liberi molecole altamente reattive, prodotte dei processi di ossidazione (spesso associati a fenomeni infiammatori). Quelli presenti nel caffé sono acidi fenolici, in particolare, acidi clorigenici, il più abbondante dei quali è l’acido 5-caffeoilchinico. In vitro hanno dimostrato un potente effetto antiossidante, tra i più potenti sostengono i ricercatori della Unitè de Nutrition Humaine (INRA) con cui la NFI collabora da tempo per le ricerche in questo ambito. A questa azione si devono la maggior parte degli effetti benefici del caffé, come, per esempio, all’attività antiossidante osservata sul colesterolo LDL, che nella sua forma ossidata è ancora più dannoso per le arterie. In vitro, su campioni estratti da soggetti che avevano assunto caffé, è stato verificato che c’è un aumento della resistenza all’ossidazione delle LDL, dopo 30 e dopo 60 minuti dall’ingestione. L’azione antiossidante degli acidi clorigenici sembra essere anche indiretta: penetrano nelle cellule e stimolano l’espressione di geni che codificano per enzimi ad azione antiossidante. La quantità di acidi clorigenici dipende dalla quantità di caffé usata e dalla modalità di preparazione, in media ce ne sono 250 grammi ogni 100 ml di bevanda, nella tazzina all’italiana (moka o espresso) la quantità varia da 150 a 300 mg, nel caffé all’americana ce n’è di più. Le quantità cambiano anche con la varietà: la robusta ne contiene di più dell’arabica, in ogni caso la tostatura ne abbatte una quantità (come accade anche per il cacao), mentre non ci sono grandi differenze tra il decaffeinato e non. L’assorbimento delle sostanze antiossidanti è stato più volte dimostrato anche con il rilevamento di un picco plasmatico dopo due ore dall’ingestione.
Per ora non si può certo parlare di prevenzione o di effetti protettivi che possono garantire lo stato di salute della popolazione, ma di certo, di fronte a queste evidenze, il caffé va ad assumere una dignità di alimento che fornisce un valore aggiunto alla dieta e che quindi può rientrare in una corretta alimentazione, nel quadro più ampio degli stili di vita salutari.
« Ultima modifica: Aprile 24, 2008, 09:58:29 am da robiker »
Una rondine, non fa primavera.

Offline vittorc-1

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Re: Energy drinks: effetti collaterali
« Risposta #8 il: Aprile 24, 2008, 10:01:01 am »
Ma chi aveva i rimorsi di coscenza!?!? io bevo 4 caffè al giorno...è degli energy drinks....che contengono altro oltre alla caffeina...che è nocivo..
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Offline hyperion2

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Re: Energy drinks: effetti collaterali
« Risposta #9 il: Maggio 21, 2008, 02:02:14 pm »
io non utilizzo alcun integratore, la mia bevanda preferita è il tè caldo zuccherato
prima della gara, se si tratta di gara breve, prendo un caffè.
nelle gare medie invece utilizzo zollette o sacchetti di miele
sopra le 5 ore di gara prendo cioccolata e nelle 24h dei bellissimi e banalissimi panini al prosciutto (proprio con le 24 h ho smesso di prendere integratori tipo isostar, maltodestrine, etc etc--------------------e il mio corpo ancora ringrazia)
ho preso una red bull prima e durante una gara una sola volta e sono stato malissimo.
a mio sommesso avviso è un intruglio senza senso (a giudicare dalla composizione) , utile solo a far sentire atleti i panzoni che vanno a farsi la gita della domenica...
non sono un medico come cardio, ma ho notato effetti spiacevoli anche con la coca light (battiti alle stelle durante un allenamento tranquillo)...

Offline pio

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Re: Energy drinks: effetti collaterali
« Risposta #10 il: Maggio 27, 2008, 12:02:16 pm »
mi è arrivata questa mail... :blink:
è esagerata o che cosa? mi sembra strano, visto il successo e la diffusione che ha avuto negli ultimi anni..
ogni tanto capita di berne una, soprattutto la sera!

voi che dite?

> ----------------------------------
>
> LA VERITA' SULLA BEVANDA RED BULL
> Questa bevanda è in vendita in tutti i supermercati del nostro paese.
> I nostri figli e amici, quando vogliono, la possono provare..e può essere
> mortale.
> Red Bull fu creata per stimolare il cervello in persone sottoposte a un
> grande sforzo fisico e non per essere consumata come bevanda innocente o
> rinfrescante.
> Red Bull è la bevanda che si commercializza a livello mondiale con il suo
> slogan: 'Aumenta
> la resistenza fisica, facilita la capacita di concentrazione e la velocità
> di reazione, da più energia e migliora lo stato d'animo'.
> Tutto questo lo puoi trovare in una lattina di Red Bull, la bevanda
> energizzante del millennio (secondo i suoi proprietari)
>
> Red Bull è riuscita ad arrivare in quasi 100 paesi di tutto il mondo.
> La marca del Toro
> Rosso, ha come principali consumatori i giovani e gli sportivi, che la
> usano per gli stimoli che produce.
>
> STORIA:
> Questa bevanda fu creata da Dietrich Mteschitz, un imprenditore di origini
> austriache che la scoprì per caso in un viaggio ad Hong Kong, quando
> lavorava per un impresa che fabbricava spazzolini da denti.
> Il liquido basato su una formula che contiene caffeina e taurina, faceva
> furore in questo paese; quindi pensò al successo che questa bevanda avrebbe
> avuto in Europa, dove tuttavia non esisteva, e in più vide un opportunità
> di diventare imprenditore.
>
> PERO' LA VERITA' SU QUESTA BEVANDA E' UN ALTRA!!
>
> In Francia e Danimarca l'hanno appena proibita per essere un cocktail di
> morte, dovuto ai suoi componenti di vitamine mischiate a GLUCURONOLACTONE,
> agente chimico altamente pericoloso, sviluppato dal Dipartimento di Difesa
> degli Stati Uniti, durante gli anni 60 per stimolare il morale delle truppe
> mandate in VIETNAM, il quale era come una droga allucinogena che calmava lo
> stress della guerra. Però i suoi effetti nell'organismo furono devastanti,
> e fu causa di tante emicranie, tumori celebrali e malattie del fegato che
> colpirono i soldati che lo consumarono.
> E oltre a ciò, nella lattina di Red Bull si leggono i suoi
> componenti:
> GLUCURONALACTONE, catalogato come stimolante. Però quello che NON DICE la
> lattina di Red Bull, sono le conseguenze della sua assunzione, che
> obbligherebbero a aggiungere una serie di GRAVI AVVERTENZE:
>
> 1. E pericoloso berlo se poi non si fa esercizio fisico, visto che la sua
> funzione energizzante accelera il ritmo cardiaco e può causare INFARTO
> FULMINANTE.
>
> 2. Può causare EMORRAGIE CEREBRALI, dovute al fatto che Red Bull contiene
> omponenti che diluiscono il sangue per far si che il cuore lo pompi più
> velocemente, e così poter far uno sforzo fisico con meno fatica.
>
> 3. E proibito mischiare la Red Bull con alcolici, perche il risultato è
> una 'bomba mortale' che ATTACCA DIRETTAMENTE IL FEGATO, facendo si che la
> zona colpita non si rigeneri mai più.
>
> 4. Uno dei componenti principali di Red Bull è la vitamina B12, utilizzata
> in medicina per recuperare pazienti che si trovano in coma etilico (coma
> causato dal consumo di alcool); e per lo stato di eccitazione che si prova
> dopo averla bevuta, come se fossi ubriaco, senza aver bevuto nessuna bevanda
> alcoolica.
>
> 5. Il consumo regolare di Red Bull provoca la comparsa possibile di una
> serie di malattie nervose e neurologiche irreversibili (non esiste
> recupero!)
> Se leggeste queste indicazioni sulla lattina di una bevanda la berreste
> mai????
>
> CONCLUSIONE:
> E' una bevanda che dovrebbe essere proibita nel mondo intero.
> Venezuela,
> Repubblica Dominicana, Puerto Rico e altri paesi dei Caraibi, già stanno
> allertando le altre nazioni, soprattutto perchè il miscuglio di questa
> bevanda con alcool è una bomba per il corpo umano, principalmente per gli
> adolescenti ma anche per adulti. Questa bevanda si vende nei supermercati e
> nei negozi del nostro paese quindi non bevetela e dissuadete gli altri dal
> berla specialmente i bambini... può essere MORTALE SPARGI LA VOCE!!!
>
>
> Prima di stampare, pensa all'ambiente ** Think about the environment before
> printing
>
>
>
>
> --
> Internal Virus Database is out-of-date.
> Checked by AVG.
> Version: 7.5.524 / Virus Database: 269.23.10/1421 - Release Date: 07/05/08
> 17.23
>
>

Offline cardiobike

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Re: Energy drinks: effetti collaterali
« Risposta #11 il: Agosto 26, 2008, 09:40:17 am »
Una recente ricerca scientifica (pubblicata da poco da parte di un gruppo di ricercatori australiani del Royal Adelaide Hospital) suggerisce possibili effetti collaterali - l'azienda risponde vedi sotto:


Red Bull Drink Seen to Increase Stroke Risk

By Rob Taylor

CANBERRA (Reuters) Aug 15 - Just one can of the popular stimulant energy drink Red Bull can increase the risk of MI or stroke, even in young people, Australian medical researchers said on Friday.

The caffeine-loaded beverage, popular with university students and adrenaline sport fans to give them "wings", increased blood viscosity.

Scott Willoughby and colleagues tested the cardiovascular systems of 30 young adults one hour before and one hour after consuming one 250-ml can of sugar-free Red Bull.

The results showed "normal people develop symptoms normally associated with cardiovascular disease" after consuming the drink, created in the 1980s by Austrian entrepreneur Dietrich Mateschitz based on a similar Thai energy drink.

"One hour after they drank Red Bull, (their blood systems) were no longer normal. They were abnormal like we would expect in a patient with cardiovascular disease," Willoughby, lead researcher from the Cardiovascular Research Centre at the Royal Adelaide Hospital, told the Australian newspaper.

Red Bull Australia spokeswoman Linda Rychter said the report would be assessed by the company's head office in Austria.

"The study does not show effects which would go beyond that of drinking a cup of coffee. Therefore, the reported results were to be expected and lie within the normal physiological range," Rychter told Reuters.

Red Bull is banned in Norway, Uruguay and Denmark because of health risks listed on its cans, but the company last year sold 3.5 billion cans in 143 countries. One can contains 80 mg of caffeine, around the same as a normal cup of brewed coffee.

The Austria-based company, whose marketing says "Red Bull gives you wings", sponsors Formula 1 race cars and extreme sport events around the world, but warns consumers not to drink more than two cans a day.

Rychter said Red Bull could only have such global sales because health authorities across the world had concluded the drink was safe to consume.

But Willoughby said Red Bull could be deadly when combined with stress or high blood pressure, impairing proper blood vessel function and possibly lifting the risk of blood clotting.

"If you have any predisposition to cardiovascular disease, I'd think twice about drinking it," he said

Offline motofanatic

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Re: Energy drinks: effetti collaterali
« Risposta #12 il: Settembre 18, 2011, 05:20:57 pm »
in sostanza cosa consigliereste?

red bull l'ho bandita già 2 anni fa'  :bleh: .....e ringrazio ancora il primario del policlino vicino che mi racconto la faccenda  :smile:.
il mio problema grave è che non riesco a mangiare nulla la mattina presto........quindi molte volte mi ritrovo in gara a stomaco vuoto o quasi...

fino ad ora in qualche granfondo da 60km mi son aiutato un po' dopo la metà gara con qualche gel energetico, ma avendo tanti problemi allergici vorrei qualcosa di piu' "naturale" o con meno sostanze mischiate... :cheers:
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Offline Mc TB

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Re: Energy drinks: effetti collaterali
« Risposta #13 il: Settembre 18, 2011, 05:44:56 pm »
secondo me... se hai problemi cardivascolari il tuo problema NON E' bere un RedBull ma... fare uno sport che ti SPARA IL CUORE ad una media di 140 battiti per DUE ORE!!!(o piu'...)
                  (... e questo se fai solo un' escursioncina con gli amici... ... per non parlare di "innocenti" gran fondo... affrontate con un miserino certificato medico ad un ritmo blando....)
...
...
... come si dice sempre: qualsiasi cosa che fai, se ne' fai troppa, FA' MALE!!!!... ANCHE ANDARE IN BICICLETTA!!!!... (vedi: il troppo stroppia!!!!)
... da agonista a randonnee... si cambia...

Offline corratec75

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Re: Energy drinks: effetti collaterali
« Risposta #14 il: Settembre 18, 2011, 05:54:48 pm »
ragazzi ma cosa state dicendo ?????????
x me dite delle ersie............
secondo me è peggio chi si beve alcool tutte le volte che va in disco o dove capita.......sai quante cellule partono !!
poi la vitamina B12 che elenca in quella storia.......non fatemi ridere, primo il nostro medico di base da piccoli a chi non l ha data ?!?!?!
e secondo la danno in farmacia senza bisogno di nessuna prescrizione.

riguardo a quella parolona,andatevi a leggere prima di arrivvar a conclusioni
http://it.wikipedia.org/wiki/Glucuronolattone