E' da un po' che non vi presento più niente, mi dispiace ragazzi. Ciò non significa però che non sia cambiato nulla nel parco bici.
Nel frattempo ho preso anche una F-Si e questa Venge ViAS.
Tutto è partito l'inverno scorso, quando mi son messo alla ricerca di una bici da corsa (visto che non ne avevo). Visto che mi piacciono le bici aero e visto che vivo in Alto Adige, dove il vento o ce l'hai contro o a favore, la scelta è ricaduta ben presto su una Aero Road. Quindi telaio con geometrie di una classica bici da corsa, ma con telaio e componenti più aerodinamici. Neanche farlo apposta in quelle settimane Specialized ha presentato la nuova Venge ViAS. Beh, è stato amore a prima vista e dopo lunghe ricerche e review su internet, ne ero certo che era proprio quello che cercavo.
La bici di serie con i suoi 7,7 kg (senza pedali) purtroppo è abbastanza pesantina. Troppo per i miei gusti. Alleggerirla non è stato facile, perché la maggior parte dei pezzi sono dedicati e quindi insostituibili; infatti il solo l'attacco manubrio per esempio, pesa quasi 300 g
. Il telaio comunque è abbastanza leggero, in realtà pesa poco più del Tarmac. Alla fine ho ottentuto un peso finale poco sotto il limite UCI, quindi direi soddisfacente.
Componentitelaio e ruote:Partendo quindi dal solo frameset S-Works, ci ho montato due ruote Enve alte 65 mm con mozzi Carbon-Ti straight pull e raggi Pillar Megalite SS. Come sganci ovviamente ho scelto gli X-Lock Special in alluminio Carbon-Ti -> 1124 g
trasmissione:Come gruppo ho scelto un po' per comodità di passaggio cavi e un po' per sfizio il Dura Ace Di2 9070 elettronico. Inizialmente avevo montato una leggerissima Hollowgram SiSl
2, ma in troppi mi han detto che non si può vedere su una Specialized
, quindi l'ho sostituita con una Clavicula Classic con corone X-Carbocam e X-Roadcam della Carbon-Ti.
altri componenti:Per la sella invece mi son deciso per la fi:zi'k K1, che non è altro che una Arione full carbon con un inserto in gel nella parte superiore dello scafo. Pesa parecchio, 153 g, ma oltre che trovarmici da dio e mi piace un sacco e si abbina benissimo alla Clavicula.
I pedali che ho usato fino adesso erano dei semplicissimi Look Keo Max, ma li vorrei sostituire con degli Speedplay.
GraficheAvendo così tanti componenti dedicati, la bici per i miei gusti è un po' troppo poco personalizzabile, così ho pensato di rifarle le grafiche. Il bianco della bici è stato sostituito interamente col cromato. Un lavoraccio, ma ne è valsa la pena. Ora la bici è nera opaca (con carbonio visibile sotto il sole) e cromata.
AssemblaggioDurante l'assemblaggio della bici ho capito perché quando ho ritirato il telaio, Klammer mi ha detto: "son contento di non averne vendute altre". Impaziente che mi arrivasse il telaio, mi son scaricato il manuale d'istruzione (36 pagine!!) e nonostante me lo sia letto ben due volte, ci ho messo lo stesso un pomeriggio intero per far passare cavi e guaine dei freni. E' una bici veramente estrema con soluzioni per far passare i cavi completamente interni, altrettanto estreme. Ora, non voglio immaginarmi la faccia dei rivenditori quando sono andati alla presentazione della Venge ViAS e gli hanno spiegato come montarla
.
Come si guida?Finché non ci son salito in sella devo dire che ero abbastanza incerto se mi sarebbe piaciuta o meno come bici.
Era la mia prima Specialized e non avevo mai provato una Aero Road. Da una parte c'era chi mi diceva che sarebbe stata pesante, poco pratica in salita e dura, durissima sullo sconnesso. Dall'altra però c'erano i numeri chiari che parlavano: 30% più rigida nei rilanci rispetto al Tarmac, 1 minuto e 20 secondi più veloce del Tarmac su 40 km e un peso finale che tutto sommato non era poi troppo distante dal Tarmac.
Cercando di non farmi influenzare troppo da questi pregiudizi, son partito per la prima uscita con tubolare di scorta, attrezzi e pompa in tasca...non si sa mai!!! Beh le prime cambiate mi han messo un sorriso a 32 denti. zzz zzz, bellissimo il Di2
, poi appena preso velocità (e fidatevi che la prende molto in fretta), le ruote hanno iniziato a far quel classico suono che fanno solo le ruote ad alto profilo, amplificato però dal bordo delle ENVE tanto sottile da poter essere compresso con le dita e che crea una specie di cassa acustica.
Va beh, a parte questi dettagli che son carini e fan figo, ho scelto di far un giretto breve di prova con qualche salita e discesa impegnativa. Andato tutto bene.
Da quella uscita ad oggi son trascorsi circa 4000 km e passato l'effetto placebo di bici nuova, devo ammettere che il piacere di pedalare questa bici non è per niente diminuito. Anzi, se una volta la bici da corsa la usavo solo il lunedì per fa scarico post gara, ora scegliere se uscir su strada o MTB mi riesce quasi difficile. Non avrei MAI detto che uscire su strada potesse rivelarsi così divertente e poco noioso.
In pianura non c'è storia, quei +2 km/h si fanno tutti senza problemi. E' imbarazzante quanto sia più veloce e scorrevole sul piatto. In leggera discesa mi è già capitato qualche volte di staccare chi era dietro in scia.
In salita non ho notato assolutamente nessuna differenza rispetto al Caad10 che avevo prima. Nei rilanci o negli scatti la bici è rigidissima e da una sensazione di "tutt'uno" mai sentita prima.
In discesa purtroppo perde qualcosina. La combinazione di freni integrati e ruote con superficie frenante non ottimale danno più la sensazione di rallentare la bici piuttosto che franarla.
Devo capire se è colpa dei freni, delle ruota o di una combinazione di entrambi, ma nonostante ciò ormai mi sono abituato e so' come gestirla in discesa senza staccarmi dal gruppo. Per il resto da molta sicurezza in discesa, non è troppo nervosa e in curva tiene bene la traiettoria.
Vento lateraleLe folate di vento si sentono, ma non troppo. Poi come detto, il vento nelle mie zone è sempre o contro o a favore.
Vi lascio con una piccola anteprima del photo shooting che ho fatto insieme ad un mio amico ieri.
Specialized Venge ViAS S-Works | ChromeEDITION (preview) Stay tuned