https://www.mtbcult.it/tecnica/formula-neopos-forcella-progressiva/Ciao a tutti, non mi sembra che nessuno ne abbia parlato, per i moderatori, se sezione errata e se qualche problema con il collegamento prego fare le opportune azioni, volevo allegare interessante articolo PDF, ma è troppo grande, la sostanza è la medesima della recensione di MTB Cult.
Avevo visto qualcosa in giro, ma sinceramente mi aveva poco incuriosito, non trovavo ne video ne altro...poi mi ha suggerito ed inviato Roberto Gallo da inserire nella mia Sid Brain 2014 (vecchiotta) da lui tunizzata...perchè da quando funzionava il palato si era affinato.
Dopo tuning con ultimo aggiornamento WC 2018 usavo senza nessun riduttore a pressione di 95 psi (73kg), Rebound a metà regolazione 13/26 lavorava bene, molto sensibile, io dicevo che su asfalto si sentivano le ossa delle formiche, affondamento minimo oltre il sag, anche alzandosi in piedi.....
Sensibilità della forcella migliorata, si vuole sempre di più....una sola volta mi è andata, in configurazione di cui sopra a fine corsa, giovedì scorso dopo mesi di utilizzo anche a pressione inferiore, perchè avevo aperto di 2 su 4 scatti Brain, aperto ancora di 3 scatti Rebound e sono andato decisamente a cercare estremo, in poche centinaia di m passata da circa 60/65mm a fine corsa per aver preso volutamente una serie di pietra on proprio piattissime in sequenza, cambio di direzione repentino e qualche piccolo "salto"....
Perciò, anche se mi aveva mandato da tempo, stavo cercando mia configurazione, ho perciò inserito, gonfiato come prima a 95psi venerdì e provata due volte.
Pensare che un "tappo" forato di un materiale a cellule chiuse che in mano sembra soffice, ma consistente possa cambiare così in maniera marcata il componente, risulta difficile da comprendere...se non uscendo e "ascoltando" suoni e comportamenti della nostra "nuova forcella".
La sensazione è che da "secca" l'azione ammortizzante sia diventata gommosa, come un cuscino di lattice....anche nelle prime fasi, con ostacoli minimi si avverte un cambiamento, che si accentua in velocità e con ostacoli più marcati, in salita copia egregiamente radici, sassi, avvallamenti senza scalciare, in discesa anche nelle frequenze molto alte in velocità (ieri fatto un ciottolato con sassi tondi piuttosto bitorzoluti in discesa a buona velocità) rende meno stressante per braccia e tasta affrontare il tratto.
Chiederò un ulteriore indicazione a Roberto per arrivare ad ottenere una configurazione ancora più personale peso/attitudini di guida (scarse) zone e tipologie di fondi che incontro....
Non ho mai provato i vari Token, ma dai grafici la curva rimane molto meno estrema e il lavoro inizia molto prima rendendo la zona centrale dell' escursione più sensibile e redditizia nella resa/risposta.
Rifatto stesso tratto affrontato giovedì sera, sia sabato che ieri cercando ancora di mettere in "crisi" la sospensione, questa volta raggiunto circa 80mm, ben lontano da fine corsa e senza comportamenti anomali, richiede comunque un minimo di adattamento, soprattutto (e parlo per me) nella fase in cui si affrontano le curve con presenza di sassi e rocce in velocità...