Autore Topic: Biciclette Pegoretti  (Letto 317409 volte)

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Offline DurinVIII

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Re:Biciclette Pegoretti
« Risposta #630 il: Aprile 29, 2015, 08:19:54 pm »
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è da un po' che penso cosa scrivere...

più che altro è da un po' che penso da che parte sto: da quella dell'acciaio o da quella del carbonio?

io credo di stare a metà.

mi piacciono da matti le realizzazioni di Dario, ho vivo il ricordo delle sensazioni che provai quando vidi un telaio arancione da MTB appeso da un noto rivenditore con gusto vero di Parma, subito mi sembrò un "gran mezzo" e chiesi: " e quello che roba è?" la risposta fu: "quello non lo posso far vedere in vetrina per due motivi, 1 non esiste 2 me lo ruberebbero, è un Pegoretti", me lo passò e rimasi un oretta ad ammirarlo.
mi piacerebbe moltissimo in futuro avere un suo mezzo, meglio se MTB!
al momento pedalo già due mezzi abbastanza fuori schema: come bici da corsa ho un Wittson in titanio (http://wittson.com/) come MTB un Paduano Caino
però molto onestamente capisco il ragionamento di chi cerca di dare un valore ai proprio acquisti.
esattamente come si fa per un Moncler, un Rolex, o una Ferrari si paga l'esclusività, infatti non è il piumino Moncler quello che tiene più caldo, non è il Rolex l'orologio più preciso, non è la Ferrari la macchina più veloce, nemmeno un Pegoretti il telaio che va meglio!
credo che lo sviluppo vada a velocità insostenibili per comuni mortali, ci vogliono grosse aziende.
non voglio essere miope e credere che un telaio sviluppato da un artigiano sia migliore di un telaio creato da un insieme di ingegneri.

detto questo, la discussione è molto bella perché ci sono parecchie persone che tirano da una parte e parecchie che tirano dall'altra e lo si fa argomentando tecnicamente, è bello leggere queste cose.

mi piacerebbe leggere il pensiero di Dario e di altri utenti che immagino a mangiarsi le dita dietro il monitor...

a voi!
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Offline fitzxarraldo

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Re:Biciclette Pegoretti
« Risposta #631 il: Aprile 29, 2015, 08:41:05 pm »
ok, se le polemiche si sono un attimo placate, vista la frequentazione di Dario del quale da tempo ammiro le opere mi piacerebbe chiedere un chiarimento tecnico...

Vedo spesso sui telai artigianali e in particolare appunto sui Pegoretti un tubo sterzo che svetta di qualche cm sopra l'orizzontale, montato poi con un attacco manubrio con inclinazione negativa: per quale ragione questa scelta, invece di quelle che dal basso della mia ignoranza avrei visto come più logiche ovvero
a) un tubo sterzo di pari lunghezza ma con orizzontale saldato più in alto sullo stesso (cosa che presumibilmente darebbe una leggera inclinazione all'orizzontale),
b) un tubo sterzo più corto montato però con un attacco manubrio perpendicolare (0°) in modo da avere il manubrio alla medesima altezza.

visto che c'è sicuramente una motivazione precisa sarei curioso di conoscerla, ringrazio in anticipo!

Offline aspide

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Re:Biciclette Pegoretti
« Risposta #632 il: Aprile 29, 2015, 08:52:53 pm »
è da un po' che penso cosa scrivere...

più che altro è da un po' che penso da che parte sto: da quella dell'acciaio o da quella del carbonio?

io credo di stare a metà.

mi piacciono da matti le realizzazioni di Dario, ho vivo il ricordo delle sensazioni che provai quando vidi un telaio arancione da MTB appeso da un noto rivenditore con gusto vero di Parma, subito mi sembrò un "gran mezzo" e chiesi: " e quello che roba è?" la risposta fu: "quello non lo posso far vedere in vetrina per due motivi, 1 non esiste 2 me lo ruberebbero, è un Pegoretti", me lo passò e rimasi un oretta ad ammirarlo.
mi piacerebbe moltissimo in futuro avere un suo mezzo, meglio se MTB!
al momento pedalo già due mezzi abbastanza fuori schema: come bici da corsa ho un Wittson in titanio (http://wittson.com/) come MTB un Paduano Caino
però molto onestamente capisco il ragionamento di chi cerca di dare un valore ai proprio acquisti.
esattamente come si fa per un Moncler, un Rolex, o una Ferrari si paga l'esclusività, infatti non è il piumino Moncler quello che tiene più caldo, non è il Rolex l'orologio più preciso, non è la Ferrari la macchina più veloce, nemmeno un Pegoretti il telaio che va meglio!
credo che lo sviluppo vada a velocità insostenibili per comuni mortali, ci vogliono grosse aziende.
non voglio essere miope e credere che un telaio sviluppato da un artigiano sia migliore di un telaio creato da un insieme di ingegneri.

detto questo, la discussione è molto bella perché ci sono parecchie persone che tirano da una parte e parecchie che tirano dall'altra e lo si fa argomentando tecnicamente, è bello leggere queste cose.

mi piacerebbe leggere il pensiero di Dario e di altri utenti che immagino a mangiarsi le dita dietro il monitor...

a voi!
A chi ha in garage una Caino ed ha toccato con mano una Pegoretti è permesso di dire TUTTO!.Anche che Aspide è tornato a fare xc e lo schivatombini Ne ha il potere.Ai miei tempi  :saggio: le Pegoretti delle mtb erano le Ferremi.Non c'era Klein,Yeti etc che avevano il loro fascino .Come già detto sono prodotti "sopra".Certo,anche io penso che derivi dal prestigio,dall'esclusività e dal piacere dell'oggetto e non dalle prestazioni.Ma delle prestazioni toutcourt chi ha oggetti simili se ne strafrega.Se mai potessi permettermi una Pegoretti tornerei a mettermi il numero sulla bdc solo per presentarmi sulla start line e guardare con il sorriso a fullface chi mi schiferebbe in sella alla sua Tarmac (che io ho!!) e girarmi tornare a casa.Un po' come chi si presentasse con una Morgan ad un raduno di GTi  :biggrin2:
Ed ora non ce l'ho più (ma la ricomprerò)

Offline hball73

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Re:Biciclette Pegoretti
« Risposta #633 il: Aprile 29, 2015, 09:24:28 pm »
Beh, a me delle prestazioni frega...
Quando nel 2002 ho preso il mio Marcelo aveva un prezzo poco sopra i 1000€, ci ho fatto 130 triathlon e una manciata di granfondo all'anno.
Durante questi anni "agonistici" ho provato varie alternative in carbonio e in alluminio, ma ho sempre preferito il telaio di Dario.
L'unico telaio che ho deciso di comprare come seconda bici è stato un linskey in titanio, ma che poi ho venduto per comprarmi, pensa un po', un altro Marcelo :) :)
E anche ora che ho smesso con le gare e sono diventato un ciccione malefico, sono contento delle scelte fatte.
Del prestigio e dell'esclusività mi importa poco... Anzi, se i telai di Dario fossero più diffusi non perderei tempo tutte le volte che incontro qualcuno in bici a spiegare il perché è il per come della mia bici.
"al prezzo di listino non compro neanche il pane.... al panettiere gli dico: dagli un morso e fammi lo sconto!!"
Federico

Offline round

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Re:Biciclette Pegoretti
« Risposta #634 il: Aprile 29, 2015, 09:25:41 pm »
è da un po' che penso cosa scrivere...

più che altro è da un po' che penso da che parte sto: da quella dell'acciaio o da quella del carbonio?

io credo di stare a metà.

mi piacciono da matti le realizzazioni di Dario, ho vivo il ricordo delle sensazioni che provai quando vidi un telaio arancione da MTB appeso da un noto rivenditore con gusto vero di Parma, subito mi sembrò un "gran mezzo" e chiesi: " e quello che roba è?" la risposta fu: "quello non lo posso far vedere in vetrina per due motivi, 1 non esiste 2 me lo ruberebbero, è un Pegoretti", me lo passò e rimasi un oretta ad ammirarlo.
mi piacerebbe moltissimo in futuro avere un suo mezzo, meglio se MTB!
al momento pedalo già due mezzi abbastanza fuori schema: come bici da corsa ho un Wittson in titanio (http://wittson.com/) come MTB un Paduano Caino
però molto onestamente capisco il ragionamento di chi cerca di dare un valore ai proprio acquisti.
esattamente come si fa per un Moncler, un Rolex, o una Ferrari si paga l'esclusività, infatti non è il piumino Moncler quello che tiene più caldo, non è il Rolex l'orologio più preciso, non è la Ferrari la macchina più veloce, nemmeno un Pegoretti il telaio che va meglio!
credo che lo sviluppo vada a velocità insostenibili per comuni mortali, ci vogliono grosse aziende.
non voglio essere miope e credere che un telaio sviluppato da un artigiano sia migliore di un telaio creato da un insieme di ingegneri.

detto questo, la discussione è molto bella perché ci sono parecchie persone che tirano da una parte e parecchie che tirano dall'altra e lo si fa argomentando tecnicamente, è bello leggere queste cose.

mi piacerebbe leggere il pensiero di Dario e di altri utenti che immagino a mangiarsi le dita dietro il monitor...

a voi!
Ma..a dirti la verità non è che mi prudano le mani più di tanto, capisco che dal punto di vista del consumatore sia difficile avere una visione chiara, se dovessi mettermi dall' altra parte francamente credo mi sentirei un pelo in imbarazzo, la massa di informazioni che innonda il mercato crea molte difficoltà nel distinguere quello di buono e veritiero che c'è da quello che è meno veritiero.
Quello che posso dire, riguardo le tue considerazioni  è che fin che ci sono stato dentro nelle grosse aziende (leggi 1998) non ho trovato tutta questa tecnologia di cui si parla, anzi,  è vero che attualmente il mercato e le aziende è cambiato ma conosco e ho scambi di opinione costanti e, portate pazienza, non mi pare che le cose siano cambiate più di tanto.
Parlando di prezzo, che è sempre argomento molto gettonato, non puoi comparare Ferrari o Rolex con il mercato dei telaisti, non lo puoi fare perché se usi un simile termine di paragone saremmo economici.

Offline ezio79

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Re:Biciclette Pegoretti
« Risposta #635 il: Aprile 29, 2015, 09:34:34 pm »
... nemmeno un Pegoretti il telaio che va meglio!
credo che lo sviluppo vada a velocità insostenibili per comuni mortali, ci vogliono grosse aziende.
non voglio essere miope e credere che un telaio sviluppato da un artigiano sia migliore di un telaio creato da un insieme di ingegneri.
...
ribadisco due concetti:
- per dire che va meglio o va peggio va almeno provato o testato in qualche modo
altrimenti è solo un luogo comune!
- se lo sviluppo della tecnologia applicata ai telai delle bici fosse davvero spaziale basterebbe leggere a ritroso le pubblicità che esaltano i miglioramenti anno per anno che già i modelli di 5 anni fa dovrebbero dare all'atleta benefici inimmaginabili :D

Offline round

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Re:Biciclette Pegoretti
« Risposta #636 il: Aprile 29, 2015, 09:36:04 pm »
è da un po' che penso cosa scrivere...

più che altro è da un po' che penso da che parte sto: da quella dell'acciaio o da quella del carbonio?

io credo di stare a metà.

mi piacciono da matti le realizzazioni di Dario, ho vivo il ricordo delle sensazioni che provai quando vidi un telaio arancione da MTB appeso da un noto rivenditore con gusto vero di Parma, subito mi sembrò un "gran mezzo" e chiesi: " e quello che roba è?" la risposta fu: "quello non lo posso far vedere in vetrina per due motivi, 1 non esiste 2 me lo ruberebbero, è un Pegoretti", me lo passò e rimasi un oretta ad ammirarlo.
mi piacerebbe moltissimo in futuro avere un suo mezzo, meglio se MTB!
al momento pedalo già due mezzi abbastanza fuori schema: come bici da corsa ho un Wittson in titanio (http://wittson.com/) come MTB un Paduano Caino
però molto onestamente capisco il ragionamento di chi cerca di dare un valore ai proprio acquisti.
esattamente come si fa per un Moncler, un Rolex, o una Ferrari si paga l'esclusività, infatti non è il piumino Moncler quello che tiene più caldo, non è il Rolex l'orologio più preciso, non è la Ferrari la macchina più veloce, nemmeno un Pegoretti il telaio che va meglio!
credo che lo sviluppo vada a velocità insostenibili per comuni mortali, ci vogliono grosse aziende.
non voglio essere miope e credere che un telaio sviluppato da un artigiano sia migliore di un telaio creato da un insieme di ingegneri.

detto questo, la discussione è molto bella perché ci sono parecchie persone che tirano da una parte e parecchie che tirano dall'altra e lo si fa argomentando tecnicamente, è bello leggere queste cose.

mi piacerebbe leggere il pensiero di Dario e di altri utenti che immagino a mangiarsi le dita dietro il monitor...

a voi!
A chi ha in garage una Caino ed ha toccato con mano una Pegoretti è permesso di dire TUTTO!.Anche che Aspide è tornato a fare xc e lo schivatombini Ne ha il potere.Ai miei tempi  :saggio: le Pegoretti delle mtb erano le Ferremi.Non c'era Klein,Yeti etc che avevano il loro fascino .Come già detto sono prodotti "sopra".Certo,anche io penso che derivi dal prestigio,dall'esclusività e dal piacere dell'oggetto e non dalle prestazioni.Ma delle prestazioni toutcourt chi ha oggetti simili se ne strafrega.Se mai potessi permettermi una Pegoretti tornerei a mettermi il numero sulla bdc solo per presentarmi sulla start line e guardare con il sorriso a fullface chi mi schiferebbe in sella alla sua Tarmac (che io ho!!) e girarmi tornare a casa.Un po' come chi si presentasse con una Morgan ad un raduno di GTi  :biggrin2:
Tanto per dare a Cesare quel che è di Cesare, cioè Milani,  ho costruito i primi telai  MTB Ferremi quando lavoravo da mio suocero a San Martino B.A. come terzista, ho personalmente introdotto Ferremi da Isidoro Rezze alias Excel  in quanto lavoravo giá da anni con lui, e per finire ho passato circa 7 mesi in quel di Salò lavorando nell' officina di Vobarno.
Tanto per restare in tema.

Offline Franz Pepper

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Re:Biciclette Pegoretti
« Risposta #637 il: Aprile 29, 2015, 09:44:16 pm »
è da un po' che penso cosa scrivere...

più che altro è da un po' che penso da che parte sto: da quella dell'acciaio o da quella del carbonio?

io credo di stare a metà.

mi piacciono da matti le realizzazioni di Dario, ho vivo il ricordo delle sensazioni che provai quando vidi un telaio arancione da MTB appeso da un noto rivenditore con gusto vero di Parma, subito mi sembrò un "gran mezzo" e chiesi: " e quello che roba è?" la risposta fu: "quello non lo posso far vedere in vetrina per due motivi, 1 non esiste 2 me lo ruberebbero, è un Pegoretti", me lo passò e rimasi un oretta ad ammirarlo.
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a voi!

Scusa e senza nessuna polemica ti vorrei chiedere in cosa perché  una Mxxxxxo Pegoretti come la mia é inferiore, che ne so, a una Specialized? Montata con il super record rs, manubrio, attacco, reggisella in alluminio Fizik e ruote lightweight è 6,8kg. Magari montando qualche componente esoterico si riduce il peso ancora. Qualche bici l'ho avuta e la rigidità, la reattività , la precisione di guida che ho trovato con questa non l'ho mai provata con altre. Altra cosa per me importante, non ho preso una Pegoretti perché è "un'opera d'arte ", della qual cosa mi interessa poco, ma perché è una vera bici da corsa.

Offline fast and furious

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Re:Biciclette Pegoretti
« Risposta #638 il: Aprile 29, 2015, 09:51:40 pm »
Caro Dario
Che tu abbia progettato e costruito con le tue mani telai per i più grandi campioni del mondo è un dato di fatto.
Che tu abbia portato innovazione e rivoluzione nel mondo del ciclismo è un dato di fatto.
Il problema di fondo è che stai scrivendo a dei ragazzini che hanno dimenticato anche quale sia la ricorrenza legata alla data del 25 aprile.
Nell'intervista che hai rilasciato su Bike Channel avevi proprio ragione : noi italiani non sappiamo rispettare il vero artigiano onesto

Offline sdg71

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Re:Biciclette Pegoretti
« Risposta #639 il: Aprile 29, 2015, 09:55:32 pm »
Faccio sommessamente notare che Isidoro Rezze (Excell) i suoi tubi non li dava a tutti. Bravo Dario ristabiliamo un po' di punti fermi.


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Offline valca

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Re:Biciclette Pegoretti
« Risposta #640 il: Aprile 29, 2015, 09:56:43 pm »
Vedere una discussione di 63 pagine per l'acciaio ( in questo caso Dario Pegoretti ) significa che inevitabilmente qualcosa si sta muovendo...............qualche mese fa erano numero di pagine destinate solo all'ultima Epic WC , Bmc FS01 ecc ecc ecc  :63:

Offline sdg71

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Re:Biciclette Pegoretti
« Risposta #641 il: Aprile 29, 2015, 09:59:09 pm »

è da un po' che penso cosa scrivere...

più che altro è da un po' che penso da che parte sto: da quella dell'acciaio o da quella del carbonio?

io credo di stare a metà.

mi piacciono da matti le realizzazioni di Dario, ho vivo il ricordo delle sensazioni che provai quando vidi un telaio arancione da MTB appeso da un noto rivenditore con gusto vero di Parma, subito mi sembrò un "gran mezzo" e chiesi: " e quello che roba è?" la risposta fu: "quello non lo posso far vedere in vetrina per due motivi, 1 non esiste 2 me lo ruberebbero, è un Pegoretti", me lo passò e rimasi un oretta ad ammirarlo.
mi piacerebbe moltissimo in futuro avere un suo mezzo, meglio se MTB!
al momento pedalo già due mezzi abbastanza fuori schema: come bici da corsa ho un Wittson in titanio (http://wittson.com/) come MTB un Paduano Caino
però molto onestamente capisco il ragionamento di chi cerca di dare un valore ai proprio acquisti.
esattamente come si fa per un Moncler, un Rolex, o una Ferrari si paga l'esclusività, infatti non è il piumino Moncler quello che tiene più caldo, non è il Rolex l'orologio più preciso, non è la Ferrari la macchina più veloce, nemmeno un Pegoretti il telaio che va meglio!
credo che lo sviluppo vada a velocità insostenibili per comuni mortali, ci vogliono grosse aziende.
non voglio essere miope e credere che un telaio sviluppato da un artigiano sia migliore di un telaio creato da un insieme di ingegneri.

detto questo, la discussione è molto bella perché ci sono parecchie persone che tirano da una parte e parecchie che tirano dall'altra e lo si fa argomentando tecnicamente, è bello leggere queste cose.

mi piacerebbe leggere il pensiero di Dario e di altri utenti che immagino a mangiarsi le dita dietro il monitor...

a voi!

Scusa e senza nessuna polemica ti vorrei chiedere in cosa perché  una Mxxxxxo Pegoretti come la mia é inferiore, che ne so, a una Specialized? Montata con il super record rs, manubrio, attacco, reggisella in alluminio Fizik e ruote lightweight è 6,8kg. Magari montando qualche componente esoterico si riduce il peso ancora. Qualche bici l'ho avuta e la rigidità, la reattività , la precisione di guida che ho trovato con questa non l'ho mai provata con altre. Altra cosa per me importante, non ho preso una Pegoretti perché è "un'opera d'arte ", della qual cosa mi interessa poco, ma perché è una vera bici da corsa.

Ben detto Tzimbar! È proprio questo che non si riesce a far passare come concetto...qua pensano che siamo tutti dei vecchi retrogradi stupidamente danarosi....e che disprezziamo gli altri prodotti. Nel mio caso è vero solamente che sono vecchio !


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Offline sdg71

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Biciclette Pegoretti
« Risposta #642 il: Aprile 29, 2015, 10:03:42 pm »
Vedere una discussione di 63 pagine per l'acciaio ( in questo caso Dario Pegoretti ) significa che inevitabilmente qualcosa si sta muovendo...............qualche mese fa erano numero di pagine destinate solo all'ultima Epic WC , Bmc FS01 ecc ecc ecc  :63:

Caro Valca

Qui dentro (nel forum tutto si intende) c'è gente parecchio intelligente...inevitabile che qualcosa in positivo accada....vedrai che sarà come ti ho detto io in privata sede! [emoji106]


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Offline Franz Pepper

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Re:Biciclette Pegoretti
« Risposta #643 il: Aprile 29, 2015, 10:10:00 pm »
Caro Dario
Che tu abbia progettato e costruito con le tue mani telai per i più grandi campioni del mondo è un dato di fatto.
Che tu abbia portato innovazione e rivoluzione nel mondo del ciclismo è un dato di fatto.
Il problema di fondo è che stai scrivendo a dei ragazzini che hanno dimenticato anche quale sia la ricorrenza legata alla data del 25 aprile.
Nell'intervista che hai rilasciato su Bike Channel avevi proprio ragione : noi italiani non sappiamo rispettare il vero artigiano onesto


Non credo che qui ci siano dei "ragazzini", se qualcuno ha opinioni diverse non deve essere un problema, quello che non deve mai mancare è il rispetto.

Offline LUC+A

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Re:Biciclette Pegoretti
« Risposta #644 il: Aprile 29, 2015, 10:16:20 pm »
Caro Dario
Che tu abbia progettato e costruito con le tue mani telai per i più grandi campioni del mondo è un dato di fatto.
Che tu abbia portato innovazione e rivoluzione nel mondo del ciclismo è un dato di fatto.
Il problema di fondo è che stai scrivendo a dei ragazzini che hanno dimenticato anche quale sia la ricorrenza legata alla data del 25 aprile.
Nell'intervista che hai rilasciato su Bike Channel avevi proprio ragione : noi italiani non sappiamo rispettare il vero artigiano onesto
Beh questa la trovo un po troppo eccessiva e poco rispettosa, se la pensi veramente così evita di scrivere qui, perdere tempo e farcelo perdere a noi bifolchi, nel leggere quello che scrivi e nel  risponderti pure.
Sono proprio questi interventi a portare sul tono di polemica un approfondimento su un tema così interessante. Io adoro gli artigiani come Pegoretti, starei ore a sentirli parlare delle loro storie dei loro pensieri, adoro anche il carbonio e il titanio e anche il legno, non capisco perché si debba stare o da una parte o dall'altra io amo il cambiamento come tanti qui oggi pedalo una bici in carbonio magari un giorno in acciaio non so dirlo,   in questa incertezza del mio presente e futuro non ho paura anzi.
"leggi sto cazzo":-P