No stè a baruffar par piaser !!!!
Mi unisco all'esortazione di Dario e ne approfitto perv raccontavi questa.
Questa mattina, mentre sputavo l'anima in salita, mi passa un tizio al doppio della velocità ed ha pure il tempo e la forza, bontà sua, di salutarmi.
Quando poco dopo arrivo in cima, mi butto in discesa e complice il lardo e l'incoscienza, lo raggiungo e ci facciamo la discesa in due.
Quando la strada spiana, lo affianco e guardo la bici, un missile in carbonio, bello e aggressivo come solo sanno essere certe bici moderne, montato con una quantità di roba esoterica, compresa una diavoleria elettronica marcata Shimano.
Lui mi guarda, guarda la bici, la indica e sorridendo dice, testuali parole:"L'hai dipinta tu?".
Io lo guardo, sorrido a mia volta, indico la sua bici e rispondo:"Arredamento funebre?".
Mentre entrambi scoppiamo a ridere, mi viene in mente che se le stesse identiche parole le avessimo scritte in questo o in qualunque altro forum di bici, senza la mediazione del tono e del volume delle parole, senza l'espressione della faccia, senza la gestualità del corpo, sarebbe probabilmente scoppiata la terza guerra mondiale.
Gli esperti di comunicazione ci insegnano che le parole, senza tutto il resto, contano non più del 30% nella sostanza di qualunque messaggio; saperlo potrebbe essere d'aiuto nell'essere più indulgenti nei riguardi dei messaggi altrui e più prudenti nei nostri.
Se volete sapere come finisce l'incontro di oggi, seguirà la seconda puntata.