Sono nuovo del forum e non ho scritto mai nulla, però mi preme portare un contributo a questo post.
I disturbi a livello pelvico sono spesso di difficile definizione e sono altamente debilitanti in tutti gli aspetti anche extra ciclismo.
Se il tuo amico ha già avuto una diagnosi specifica di nevralgia credo avrà fatto l'esame specifico elletromiografico (spero per lui di no),
calcolate che, l'elletromiografia del pudendo si fà attraverso un ago di 15 cm da inserire all'interno del bacino,vi lascio immaginare l'esecuzione.
Se anche l'esame da lui fatto fosse positivo, bisogna considerare che su questa "patologia" non tutti i neurologi sono di comune accordo, l'eziologia dei sintomi ascrivibili non sono chiari,hanno pareri discordanti.
Per esperienza personale gli consiglio di affidarsi ad un ortopedico ed ad un osteopata di rinomata capacità ed esperienza, per analizzare la sua situazione nel complesso, vedere se ci sono altri problemi e dare un occhiata sia al suo assetto fisico, che a quello della bici da un biomeccanico, il bacino è una struttura chiave del corpo, può subire effetti discendenti o ascendenti da altre strutture che vanno analizzate razionalmente.
Io personalmente ho peregrinato anni, spendendo migliaia di euro, salvo poi scoprire di avere un problema all'articolazione coxo-femorale che generava questi disturbi e ho comunque risolto in gran parte tramite:
-osteopatia e fisioterapia mirata
-una buona sella (power della specialized, nel mio caso)
-una messa in sella fatta da un professionista (spesso la sella alta è il primo problema,o una sella troppo stretta)
-ovviamente un periodo di stop abbastanza prolungato (dalla bici, ma non dallo sport)
spero di essere stato utile.
su questi disturbi c'è un sacco di disinformazione e le persone tendono a scoraggiarsi abbandonando le loro attività.