Durante la quarantena, per ammazzare il tempo, ho partecipato come iscritto a delle live su Youtube di MtbCult. In due di queste live era intervistato un ingegnere Cannondale e in un'altra Enrique Avancini. Si possono ancora vedere sul canale di MtbCult.
Sul nuovo progetto Scalpel non è emerso nulla, tuttavia sono state spiegate alcune questioni relative alle grafiche e alle scelte tecniche delle bici.
Praticamente secondo i grafici Cannondale, qualcuno si doveva muovere prima o poi per svecchiare le grafiche (considerate obsolete) con le grosse scritte stampate ovunque, obliquo compreso. Quindi, quello che appare ora come un errore estetico, secondo loro sarà il futuro, e si guarderanno alle vecchie grafiche con scritte cubitali come ai freni v-brake sulle mtb, perchè la sobrietà sarebbe più elegante. Uso il condizionale, perchè ovviamente siamo nel campo del discutibile, sopratutto quando si parla di biciclette da gara, ambito dove da sempre le scritte donano un carattere particolarmente racing ad ogni mezzo definito tale, ruote comprese. Lo stesso concetto di svecchiamento dell'immagine sarebbe stato alla base anche della scelta di togliere una piastra alla Lefty, creando la Ocho. L'intento era quello di dare un'immagine diversa e più moderna ad una forcella che, pur essendo monostelo, appariva a tanti come una stampella troppo ingombrante e grossa alla vista, al netto del discorso peso.
Ad Enrique Avancini, che si è dimostrato una delle persone più simpatiche ed umili mai viste oltre che un eccellente oratore in italiano, è stato chiesto perchè preferisse la full alla front. Ha risposto che in realtà la Fsi di Cannondale è eccezionale come ht, ma che lui sugli attuali tracciati di Coppa del Mondo riesce a girare bene sulla front per 40 minuti, dopo i quali la getterebbe in un fossato. Inoltre, non avverte più di tanto la differenza di 1-1,5 kg tra le due piattaforme, ragion per cui sceglie quasi sempre la Scalpel. Chiaro che una persona più leggera e meno muscolare di Avancini avvertirebbe di più il gap di peso in salita e questo sarebbe forse il motivo per cui si vedono ancora molte donne usare le front anche in coppa del mondo.
Riguardo la nuova Scalpel: ho saputo da Fabio Gigli che la sua paternità progettuale appartiene ad un ingegnere dell'Est Europa e che il nuovo cinematismo coniuga al meglio le dinamiche di lavoro dell'horst con le caratteristiche del monopivot.
Per quanto concerne le forme, so per esperienza che i rendering delle bici che si vedono sul web di solito non rendono giustizia alla loro linea effettiva, che si può apprezzare realmente soltanto vedendole dal vero. C'è anche da dire che di solito le forme delle full, da un punto di vista puramente estetico, escono perdenti se confrontate a quelle delle front, per il semplice fatto che i cinematismi ne interrompono le linee rendendole meno filanti. Opinione strettamente personale