Autore Topic: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?  (Letto 2981 volte)

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Offline eliflap

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chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« il: Agosto 07, 2009, 10:10:40 pm »
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chi conosce questo giornalista USA ?


è attendibile ?  è conosciuto  ?

Offline dandivale

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Re: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« Risposta #1 il: Agosto 07, 2009, 11:32:42 pm »
 :77: è uno dei padri fondatori della mtb.... direi molto ma molto attendibile ed anche universalmente conosciuto..... da non confondere con il richard cunningam fratello di "sottiletta" cunningam nonchè amico di fonzie in happy days  :punk:

Offline R1el

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Re: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« Risposta #2 il: Agosto 08, 2009, 12:32:39 am »
è una icona della mtb, i suoi concetti sono sul filosofico-pratico-artistico non mi sembra molto appassionato di gare o del mezzo racing, vede la bike in un modo semi freeride frikettone, con un occhio all'estetica ed uno al lato funzionale.
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Offline eliflap

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Re: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« Risposta #3 il: Agosto 08, 2009, 08:03:33 am »
ecco cosa scrive nel numero di agosto di MTBAction:


Niner ha proposto alla Sea Otter Classic delle T-shirt con lo slogan “E’ l’anno delle Niner”, una cosa che mi ha dato da pensare, sulla strada del ritorno a casa.
E’ infatti necessario un reset, ogni volta che qualcosa, fino a poco prima percepito come “capriccio del momento”, diviene invece una realtà tangibile. Diceva un insegnante, per me fondamentale a suo tempo, che quando un nuovo concetto si affaccia è come se un ospite importante, ma sconosciuto, entrasse in una sala dove gli altri sono seduti e non c’è più una sedia libera. Tutti si alzano a salutarlo, ma diventa poi necessario trovare un posto dove accomodarlo e alla fine qualcuno “resta in piedi”. E questo è successo. Le 29er sono arrivate, i cross-countristi si sono agitati e pare proprio che le front da 26” non abbiano più la sedia!

Discorsi blasfemi, senz’altro, ma non si può ignorare il fatto che una front da 29” sia superiore ad una da 26” in ogni aspetto della moderna pratica del nostro sport. E’ più scorrevole, sale con meno difficoltà e scende offrendo un controllo avvertibilmente superiore, grazie anche agli ampi volumi d’aria delle sue gomme che, coadiuvate dal diametro maggiore, offrono la stessa capacità d’assorbimento asperità di una full da 100 mm, o quasi.

In poche parole, se oggi si preferisse una front a una full, si dovrebbe ormai optare automaticamente per una 29er, a meno che non si sia particolarmente bassi di statura.
E non disturbatevi a chiedermi ora, puntando il dito scheletrico e lanciando sputi dalla bocca sdentata: “Ah sì...? Allora perché i professionisti corrono invece con ruote da 26 pollici?”

Sono frasi che conosciamo bene e che abbiamo sentito fin troppe volte: quando sono arrivate le prime forcelle ammortizzate, le full-suspended ed i freni a disco. Anzi, i professionisti si sono opposti pure alle gomme tubeless, al punto che di retrogradi ne troviamo ancora adesso nelle fila di qualsiasi griglia di partenza in Coppa del Mondo.

Tra gli amatori invece le 29er saranno presto il mezzo più utilizzato, dato che stiamo assistendo già ad una crescita esponenziale della loro diffusione. E come dicono nel Montana, “Mangiate di più l’agnello, che 10.000 coyote non possono avere torto”.
Vuol dire che il fenomeno attuale del cross-country, Julien Absalon, lascerà la sua fidata Orbea Alma “standard” per salire in sella ad una 29er? Forse no, ma chi alla fine lo detronizzerà ne pedalerà probabilmente una.
Tutti i possibili limiti delle ruote più grandi in diametro sono infatti stati già abbattuti e tecnici come quelli Niner hanno cancellato il problema del peso e della robustezza delle ruote, ed anche e soprattutto ottimizzato le geometrie del mezzo.

Forse l’unica barriera alla diffusione delle 29er tra i professionisti è il fatto che i più forti corrano in Europa, dove le ruote maggiorate stentano ancora ad imporsi sia tra gli operatori che tra gli appassionati, con sole poche eccezioni (ndr: una di queste è l’Italia, il mercato più attivo in questo senso, dopo quello statunitense).
Anche per l’Europa è però soltanto questione di tempo, dato che prima o poi verrà scoperto come una front con ruote da 29” avvicini le prestazioni in discesa di una full da 100 mm e cerchi da 26”, cambiando le cose di colpo.

Ed a quel punto sono pure sicuro che Absalon e soci preferiranno una 29er front, piuttosto di una full con le ruote attualmente in uso.
Cosa succederà ora alla sospensione posteriore? Come si confronteranno le full da cross-country agonistico con una 29er front? Lo faranno decretando in sostanza l’estinzione di qualsiasi full con corse al di sotto dei 100 mm. Se poi si doterà una 29er di una minima escursione posteriore, sarà dura che anche le full con corse da 125 mm sopravvivano.

Al di sopra di questa soglia sorgono invece alcuni limiti e complicazioni, in funzione della difficoltà oggettiva nel consentire un ampio movimento ad una ruota di dimensioni notevoli, come quella da 29” sicuramente è. Non sarà quindi possibile invadere oltre e con effetti rivoluzionari il regno delle mtb con ruote da 26”.
In conclusione quindi, quest’ultime avranno un senso solo se montate su full dotate di corse da almeno 125 mm, parlando del modo più classico di fare mountain biking, naturalmente. Anzi, i più attenti agli “umori” del mercato ne hanno già colto i segnali.

Nell’immediato, cosa cambia per un appassionato del cross-country? Nulla, avendo già una bici con cui pedalare, ma di certo al prossimo acquisto dovrà prendere in considerazione fattori per lui forse nuovi. Prima di decidere gli converrà quindi provare a fondo più di una 29er, perché il risultato sarà senza dubbio sorprendente. E chi ignorerà il mio consiglio, si vedrà inesorabilmente “superare” in ogni senso.




Offline eliflap

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Re: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« Risposta #4 il: Agosto 08, 2009, 08:07:54 am »
sia chiaro ...io riporto l'editoriale .

ognuno ne tragga le proprie considerazioni.

difatti non ho scritto niente di mio ,  se non il copia incolla .

volevo solo sapere se valeva la pena riportare una notizia trovata nel web ... e mi pare che il tipo non sia l'ultimo degli scalzacani ...

quindi , siate pacati .... ma pensateci su... :biggrin2:

io vò al mare

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Re: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« Risposta #5 il: Agosto 08, 2009, 09:56:34 am »
chi conosce questo giornalista USA ?


è attendibile ?  è conosciuto  ?

è un mito della mtb, ma non è l'unico :)
quindi dormo sonni tranquilli  :shifty:

Offline R1el

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Re: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« Risposta #6 il: Agosto 08, 2009, 10:21:39 am »
ti ho detto che lui è un frikettone no?!
secondo precedenti articoli ritiene (nell'ambito delle 26) sempre ( o quasi) superiori le full, per gare, cosa che tutti noi sappiamo falsa.
Le sue opinioni si basano sulla sua esperienza e sui suoi test, ebbene è ovvio che uno della sua età si trova avvantaggiato da una bici che in linea di massima offre più comfort sia riguardo al passo che alla tecnica, stesso discorso vale per i suoi gusti riguardo alle full da 26.
Personalmente adoro la cattiveria che hanno le ruote piccole ed i rilanci nervosi, ed in friuli ho visto comparire delle 29  ...ma poi scomparire.
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Offline paso75

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Re: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« Risposta #7 il: Agosto 10, 2009, 07:01:18 pm »
direi che alcune volte e' meglio ascoltare, soprattutto se parla richard; uno dei fondatori della mtb, ideatore del marchio mantis e creatore di pietre migliari quali la flying V; vive la sua vita(da una vita) testando biciclette e non per 30km  e non scrivendo di cose sentite dire o di cui non si conosce il concetto.
se poi avere piu' o meno 50 anni vuol dire non capire una tega allora e' un altro discorso...
oggi come oggi c'e' un sacco di informazione ma poca attendibile, forse bisognerebbe sforzarsi di capire quale sia quella valida...
ndr : ultimi campionati xc (chiaramente loro vanno a passeggio)americani tra i primi 5 3 29.

Offline remoto88

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Re: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« Risposta #8 il: Agosto 10, 2009, 07:13:44 pm »
Citazione
ndr : ultimi campionati xc (chiaramente loro vanno a passeggio)americani tra i primi 5 3 29.

Se gli davi una 26 arrivavano tutti e 3 ultimi scommetto :bleh: Il percorso com'era? Sponsor?...
A livello elite bisogna tenere in considerazione troppe variabili. Fatto sta che sto tipo può anche essere un genio ma da tanto bravo che sia lui la verità assoluta nn la conosce!

Offline DoctorD

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Re: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« Risposta #9 il: Agosto 10, 2009, 09:48:36 pm »
direi che alcune volte e' meglio ascoltare, soprattutto se parla richard; uno dei fondatori della mtb, ideatore del marchio mantis e creatore di pietre migliari quali la flying V; vive la sua vita(da una vita) testando biciclette e non per 30km  e non scrivendo di cose sentite dire o di cui non si conosce il concetto.
se poi avere piu' o meno 50 anni vuol dire non capire una tega allora e' un altro discorso...
oggi come oggi c'e' un sacco di informazione ma poca attendibile, forse bisognerebbe sforzarsi di capire quale sia quella valida...
ndr : ultimi campionati xc (chiaramente loro vanno a passeggio)americani tra i primi 5 3 29.


Q8 in toto. La storia delle 29er mi ricorda un po' l'evoluzione delle forcelle ammortizzate: gli americani furono i primi ad utilizzarle e poi arrivarono gli europei (Frischi e Djernis soprattutto). Solo il tempo e l'evoluzione tecnica ne stabiliranno l'effettiva utilità a dispetto delle 26er.
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Offline paso75

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Re: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« Risposta #10 il: Agosto 10, 2009, 11:08:29 pm »
[Se gli davi una 26 arrivavano tutti e 3 ultimi scommetto :bleh: Il percorso com'era?
A livello elite bisogna tenere in considerazione troppe variabili. Fatto sta che sto tipo può anche essere un genio ma da tanto bravo che sia lui la verità assoluta nn la conosce!


scusa, 21 ani fa ho comprato la mia prima mtb, una ms racing che conservo ancora(carro in acciaio e triangolo incollato in alluminio), forse una tra le 2/3marche che facevano mtb in alluminio perche' si "rompeva"...
a volte, parlo sempre in ambito generalista e anche per me stesso, si fanno dei discorsi sullo stile della rana in fondo al pozzo..(chi ha orecchie per intendere in tenda e gli altri chissa...)   :wink_smilie:

p.s : chi coglie la citazione dell'ultima parentetica e' per me  :winner_first_h4h:

Offline R1el

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Re: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« Risposta #11 il: Agosto 11, 2009, 03:41:07 pm »
gli americani sono anche a favore delle full, su mtba si vedono spesso foto delle loro gare dove al 90% corrono con tali bike, quà da noi guarda pure le marathon su raisport satellite e dimmi quanti corrono con quelle bici (o anche nell'xc)
i tubolari sono pure un'innovazione e ciò non toglie che sono stati apprezzati subito da tutti quelli che li hanno provati, com'è che le 29 non hanno avuto tale successo?!
hanno i loro vantaggi le 29 fin che ti fai gran fondo su strade sterrate o le classiche gare in piano dove aver ruote grandi ha i suoi vantaggi.


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Offline paso75

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Re: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« Risposta #12 il: Agosto 11, 2009, 06:21:49 pm »
quante ruote per tubolari hai personalmente provato? e quante bici full/front/29/69 e chi ne ha piu' ne metta?
perche' se i discorsi si fanno sul sentito dire allora la chiudiamo qua.
forse non ci si e' accorti che il xc e granfondo anche qui in italia sta lentamente diventando una nicchia( basta vedere alla partenza delle gare, sempre le stesse facce) e quindi tutti i vari discorsi assolutistici a questo riguardo vengono un po' a cadere.
solo il tempo dira' qual' e' il prox step(a me personalmente piacerebbe il 650b); l'unica cosa che val la pena aggiungere e' che essere prevenuti per sentito dire non e' propio il massimo,anzi e' quasi autoreferenziale, chiaramente cio' si riferisce a qualsiasi ambito.
concludo col dire che alla fine sono solo discorsi su biciclette e ammenicoli annessi, quindi peace x everybody :punk:

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Re: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« Risposta #13 il: Agosto 11, 2009, 09:43:20 pm »
i discorsi della non efficacia delle 29 solo perchè in giro ce ne sono poche non sono validi
allora posso dire come mai di tubolari ce ne sono pochissimi se sono più validi dei tubeless ?

Riel ma dove vedi su MBA tutte queste full ? il 90% ???

Offline domitillo

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Re: chi conosce Richard Cunningam di MTB Action ?
« Risposta #14 il: Agosto 12, 2009, 09:45:30 pm »
io ho avuto + di 40 biciclette (di cui una decina da strada), front, full, acciaio, alluminio, carbonio... non sono cunningham ma la penso esattamente come lui.
29er specialist!