Autore Topic: ciclismo pulito , si può!  (Letto 6229 volte)

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Offline speggio

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Re: ciclismo pulito , si può!
« Risposta #15 il: Novembre 27, 2009, 10:14:57 pm »
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Signori e signori ecco avoi Negrini mister Maratona delle Dolomiti,leggere attentamente:

"COMUNICATO CONI - 12.11.2009
--------------------------------------
E' con rammarico che leggiamo il comunicato del
Coni del 12 novembre 2009nel quale il Tribunale Nazionale Antidoping del CONI deferisce
Emanuele Negrini per il riconoscimento della
responsabilitá per la positività riscontrata in
occasione del controllo antidoping al termine della
Gran Fondo Sportful del 21 giugno u.s. e per la quale
viene richiesta la squalifica di 6 mesi.
Da anni la Maratona dles Dolomites si impegna nella
lotta contro il doping per la tutela del ciclismo,
dei suoi praticanti e della Maratona stessa
sostenendo i controlli antidoping alla manifestazione
ed escludendo ciclisti dopati in passato.
Il tema di quest'anno "ecological" è un messaggio
anche in questo senso, vogliamo partecipanti puliti,
anche in fatto di doping.
Pertanto, nel caso la squalifica venisse confermata
si procederà come da regolamento ad escludere il
signor Negrini per sempre dalla partecipazione alla
Maratona dles Dolomites."

Questa mi sembra una bella notizia (l'esclusione a vita) che se fosse condivisa da tutti gli organizzatori forse pulirebbe un pò quest'ambiente di furbi e furbetti

 :no: :no:

Offline speggio

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Re: ciclismo pulito , si può!
« Risposta #16 il: Novembre 27, 2009, 10:18:36 pm »
Mi ero scordato,leggete cosa hanno scritto gli organizzatori della Otzaler,secondo tanti una delle gran fondo su strada più dure in circolazione:

Guardate un pò cosa dicono gli amici Austriaci dell' Otztaler sul loro sito :

Noi dell'Ötztal ci fidiamo dell'onestà e del valore che ha una stretta di mano.
Per questo il caso di doping di Emanuele Negrini ci colpisce in modo ancora più duro, perché per noi dell’Ötztal, lui non è una persona qualunque: nessun altro ciclista ha dominato così a lungo la nostra gara, salendo sul podio da vincitore per tre volte. ´

La notizia di questi giorni è arrivata come un colpo basso allo stomaco. Oltre a condannare pesantemente questo tipo di pratiche proibite nello sport, prendiamo le categoriche distanze da Emanuele Negrini e da quanto lo ha coinvolto. Inoltre ci dispiace che a causa di questa triste vicenda, tutti i partecipanti si sentano imbrogliati in seguito al comportamento sleale di Emanuele Negrini e che ora siano delusi. La nostra promessa e il nostro impegno saranno finalizzati a fare in modo che Emanuele Negrini non possa mai più partecipare al nostro evento.

Nota bene: noi non permetteremo a Emanuele Negrini e a nessun’altro di rovinare la nostra manifestazione. La Ötztaler Radmarathon è diventata una delle maratone più importanti a livello internazionale e per molti ciclisti è la più grande sfida sportiva della vita. La Ötztaler appartiene a tutti loro. E per loro vogliamo dare un forte segnale: il nostro evento deve rimanere pulito come l’aria e l’acqua della valle dell’Ötztal. Quindi, nel 2010, introdurremo controlli antidoping.

Con gioia andiamo incontro alla Ötztaler del 2010 e festeggeremo il suo 30. Anniversario in modo ancor più pulito.

Con sportivi saluti

Mag. Oliver Schwarz
Direttore


Non sarà mica che piano piano ci provano gusto a levare di torno questi cialtroni ??
Vuoi vedere che alla fine l'hanno capita e che solo con la squalifica a vita e con l'esclusione PER SEMPRE dalle Gran Fondo si riesce a levarci dalle p..e questi ladroni ?
Che ne pensate ?

 :cheers: :cray:

Offline paso75

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Re: ciclismo pulito , si può!
« Risposta #17 il: Dicembre 03, 2009, 07:34:09 pm »
dura lex, sed lex.
giustissimo. sapete quanti controlli antidoping sono stati fatti in Italia nel mtb nel2009?
a me ne risulta 1... :thumbdown: :no: :ranting2:

Offline speggio

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Re: ciclismo pulito , si può!
« Risposta #18 il: Dicembre 03, 2009, 07:44:32 pm »
Riportiamo l'articolo apparso ieri 2 dicembre sul quotidiano "La Repubblica" con firma Eugenio Capodacqua. Davvero una brutta pagina per il ciclismo. Non possiamo e non dobbiamo nasconderci. Sono articoli che non fanno piacere, che ci fanno male. Ci indigniamo, non perchè viene attaccato il ciclismo, ma perchè esistono persone nel ciclismo che lo infangano.    
Ecco il drammatico racconto di un sogno infranto per colpa del doping.
"Finalmente è arrivato. Mesi di preparazione, a sputare sangue, uscite di ore a diversi gradi sottozero e adesso finalmente l'epilogo del mio sogno la mia prima corsa da under 23. Finalmente. Grande squadra, grandi aspettative, ottime sensazioni, ottimo lavoro svolto. Ed eccomi al raduno pre gara: mancano due giorni all'evento. Soprazocco (il trofeo di Soprazocco, importante gare Under 23 n. d. r.) mi sta aspettando. Parto da casa alla mattina presto, così sarò con gli altri in tempo per l'ultima uscita con i compagni. Ottime sensazioni: malgrado la nebbia, ci sono. Mi alleno, mangio, cerco di entrare nell'ambiente. Il tempo scorre. E' sera: il mio sogno continua. E si avvicina. Entro in stanza: vedo un compagno seduto con una siringa in vena. Boom boom boom..... il cervello mi scoppia. Ma cosa sta facendo? Ma... il mio sogno e gli insegnamenti dei miei tecnici, "non hai bisogna di nulla: preparazione, serietà e cuore bastano per fare un campione", mi dicevano. Tutto finito. Forse. Corro dal ds. Sono sgomento. Mi tratta come una merda. Mi calpesta, non mi ascolta. E poi mi dice: 'Ma come? Tu non lo hai mai fatto? Neanche da junior ? Impossibile correre senza. Non si recupera'. Ma senza cosa ??? Ma cosa si deve prendere??? Ma come? Sono seguito da due anni da un centro ricerche che mi ha insegnato ad usare l'SRM (lo strumento di allenamento che registra la potenza sui pedali), che mi ha insegnato ad alimentarmi, a capire anche cosa sono i macronutrienti, la massa grassa, il muscolo; un centro dove monitorizzano il mio metabolismo, mi preparano i piani alimentari, gli allenamenti. Mi dicono tutto sulla mia composizione corporea, e adesso mi dicono che la mia performance deve passare per la farmacia. Mi hanno insegnato che in natura trovo tutto ciò che mi serve; ho imparato a demonizzare gli integratori, gli aminoacidi, mi hanno insegnato a vivere da atleta e adesso tu... mi parli di farmacia... mi dici di andare a fare la bmx ... E allora? Ho abbandonato tutto. Sono scappato. Scappato dalle tue parole dai tuoi discorsi di sponsor, di aspettative degli stessi. Sono passato come un rullo compressore sopra me stesso. Il mio lavoro. Il mio credo. Il mio sogno. (...) Sai così tanto di farmacologia e l'unica cosa che hai saputo dire è che sono grasso, e sai perché? Perché forse non riconosci il muscolo dalla "ciccia". Il giorno dopo mi scrivi che mi ammiri, mi dici che troverò una squadra con meno pressioni e aspettative. Bèh, io non ti ammiro, anzi. Ti odio. Ti odio. Ti odio. Era il mio sogno e la tua "merda" l'ha cancellato. Parli di vittorie. Sappilo: ogni volta che un tuo atleta vince il ciclismo ha perso".






fonte: La Repubblica

pubblicata il: 03/12/2009

Offline speggio

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Re: ciclismo pulito , si può!
« Risposta #19 il: Gennaio 13, 2010, 09:15:10 am »
Sentite cosa dice un'ottimo dilettante,mi sembra anche campione Toscano,che corre per una squadra della provincia di Firenze:



Eugenio Bani, 19 anni e 21 mesi di squalifica per doping si racconta in una breve intervista a Repubblica denunciando come, le persone delle quali si fidava, gli riempivano il corpo di sostanze proibite. Una cosa 'naturale' gli dicevano, sostanze da prendere prima durante e dopo per migliorare le prestazioni, senza però mai dare una spiegazione di cosa contenessero quelle siringhe già pronte in frigo. 'Punture e pasticche, iniezioni endovenose' il tutto semplicemente per recuperare.
Eugenio racconta anche stupito di come, mentre spiegava nei dettagli alla procura del CONI, di come lui e i suoi compagni assumevano le sostanze proibite, lo ascoltassero con distrazione chi bevendo chi telefonando 'mi sembrava di parlare a vuoto' cita Bani nell'intervista (atteggiamento smentito dal Procuratore Capo Dott. Ettore Torri).

Pronta è stata la smentita sui fatti da parte della società. Cristiano Viciani, amministratore delegato e presidente del club, in una intervista rilasciata al Tirreno, respinge però le accuse dichiarando che la società non ha mai somministrato sostanze dopanti agli atleti e che i medicinali che prendono sono regolati da un rigido protocollo sotto lo stretto controllo del medico sociale il dottor Stinchetti. Nulla di illegale è mai stato dato agli atleti, solo integratori leciti.

Bani verrà sentito venerdì prossimo dall'antidoping del CONI e vedremo, o almeno lo speriamo, chi avrà mentito e chi detto la verità. A questo punto ci aspettiamo però una posizione ferma e decisa con una punizione che non potrà che essere il massimo della pena : squalifica a vita.
Scandaloso sarebbe se venisse trovato in fallo Bani (non solo dopato ma) con accuse ingiustificate nei confronti della società e altrettanto scandaloso sarebbe se in fallo venisse trovata la Ambra Cavallinini Vangi che avrebbe dopato gli atleti a loro insaputa.

Il ciclismo purtroppo fa parlare molto di se se c'è di mezzo il doping, e troppo poco quando ci sono le gare. In un periodo di crisi, con gli sponsor che scappano questo davvero non ci vuole. E' indispensabile, ora come non mai, alzare la voce infliggendo squalifiche importanti e allontanare gli atleti e i dirigenti colpevoli di antisportività e diseducatività sportiva.

Ma quanti sono gli Eugenio Bani ora in circolazione sulle nostre strade o sui nostri sterrati ? Quanti corridori si affidano cecamente allo staff della loro squadra buttando giù qualsiasi cosa oppure si rivolgono a 'santoni' o peggio ancora si affidano al 'fai da te' ?

Il corpo appartiene all'atleta. Lui è l'unico responsabile delle sostanze trovate nel suo sangue e nelle sue orine durante i controlli antidoping. Gli altri, anche se complici o traditori, non c'entrano. Lo dice chiaramente la federazione che non ammette ignoranze o scuse.

Eugenio, nella sua intervista, ci dice che non bisogna fidarsi di nessuno. Ci vuole più controllo ma manca anche più autocontrollo. Se Eugenio fosse stato più curioso si sarebbe fatto fare da medici di sua fiducia esami per capire di che tipo di integratore si poteva trattare.

Occorre sottolineare che le punture, le flebo, le pastiglie le prendono chi è malato, non chi è sano. La federazione ha messo da tempo nel suo sito il link a un programma sull'antidoping. E' davvero ben fatto e spiega come e perché sia l'atleta responsabile delle sue azioni (e delle azioni degli altri nei suoi confronti) in materia di doping. Spiega come comportarsi, come avviene un controllo antidoping, spiega come e perché, in caso di malattie e dopo aver provato tutte le vie 'non dopanti', un atleta venga autorizzato ad usare medicinali altrimenti proibiti.

Attenzione a cosa si mangia, leggere sempre attentamente le sostanze contenute nei cibi e nelle barrette è indispensabile per evitare inaspettati responsi positivi degli esami. Attenzione alle regole di comportamento, attenzione alle prestazioni: se prendiamo, o se ci fanno prendere, nuovi 'integratori' e i nostri risultati migliorano incredibilmente e velocemente porsi immediatamente dei punti interrogativi.

Eugenio Bani nella sua intervista a Eugenio Capodacqua dice che è il sistema che è fatto così. 'Non puoi non fidarti perché quello è il sistema. Altrimenti non trovi posto né lì né in nessun'altra squadra' Forse è il caso di cambiare il sistema, o meglio, è il caso di far capire ai giovani che quello non è il sistema ma una brutta copia capace di tutto pur di primeggiare a discapito della salute e delle squalifiche dell'atleta.


http://www.repubblica.it/2009/05/rubriche/la-storia/baby-doping-bani/baby-doping-bani.html



Offline Raulino78

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Re: ciclismo pulito , si può!
« Risposta #20 il: Gennaio 13, 2010, 10:22:51 pm »
In diretta alle iene il Bani

Offline mc giver

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Re: ciclismo pulito , si può!
« Risposta #21 il: Gennaio 13, 2010, 11:08:03 pm »
visto! ma perchè lui squalificato e i suoi compagni no visto che a suo dire prendevano le stesse cose? come può, un controllo funzionare solo su alcuni???
« Ultima modifica: Gennaio 15, 2010, 07:36:30 pm da mc giver »

Offline oniriko77

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Re: ciclismo pulito , si può!
« Risposta #22 il: Gennaio 13, 2010, 11:13:57 pm »
ma difatti lo sanno bene che i controlli non funzionano bene su tutti, proprio per quello si dopano

piccionipier

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Re: ciclismo pulito , si può!
« Risposta #23 il: Gennaio 15, 2010, 07:58:01 am »
Sarei curioso di sapere quando aumentano le performance dello stesso atleta, in versione Doping On o Doping Off.
Perchè a sentire il ragazzo delle Iene si vince anche senza.